Santo Stefano, appello per il carcere
che ospitò Pertini: "Sta cadendo a pezzi"

Santo Stefano, appello per il carcere ​che ospitò Pertini: "Sta cadendo a pezzi"

di Bianca Francavilla
ROMA - Il carcere dell'isola di Santo Stefano rischia di crollare. A lanciare l'allarme è Salvatore Schiano di Colella, 19 anni di studi alle spalle, unica voce in grado di illustrare ai visitatori la storia del carcere borbonico, patrimonio nazionale dal 2008 e storico-artistico dal 2013.





«Il carcere di Santo Stefano è stato chiuso nel 1965. In 50 anni sono stati fatti solo due interventi: uno di messa in sicurezza dell'ingresso e uno della parte centrale. Ma si tratta di interventi scollegati e non funzionali, il che equivale a dire che non è stato fatto nulla». Il carcere dove per decisione del regime fascista fu incarcerato Sandro Pertini, si trova in una piccola parte dell'isola, l'unica in mano al demanio. I restanti tre quarti sono di proprietà di privati che tentano invano da anni di venderla per circa 20 milioni. Anche perché è sottoposta a vari vincoli: non arriva neanche l'acqua. Avrebbe potuto salvarla lo Stato, ma non lo ha mai fatto.



«Il degrado? Innanzitutto i turisti non possono visitare l'interno del carcere ma sono costretti a guardarlo dall'esterno perché da un momento all'altro potrebbe crollare. L'isola, poi, è in mare aperto e inutilizzabile turisticamente: si può visitare solo con il mare calmo. Dopo circa 200 scalini non totalmente sicuri da superare - che mettono a prova molti visitatori - quello che appare è un abbandono totale. Le abitazioni dove c'era il direttore del carcere o i non carcerati sono in condizioni di rovina e difficile recupero. Paradossalmente la parte che ha retto meglio al passare del tempo è quella più antica, del ‘700. Le pertinenze e le officine tecniche o degli agenti di custodia hanno subito i danni maggiori: cadono letteralmente a pezzi».



Ma c'è una speranza. Pare che la voce sia arrivata al Ministro della Cultura Franceschini e che nei prossimi giorni si terrà un tavolo tecnico per discutere della possibilità di salvare il carcere di Santo Stefano tramite fondi europei. «Ma - conclude Salvatore - occorre un progetto definitivo da parte dello Stato di recupero. Non si può pensare all'isola senza pensare al carcere né al carcere senza pensare all'isola. Servirebbero 35-40 milioni di euro. Ma si salverebbe un pezzo di storia italiana».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Settembre 2015, 07:55
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