La figlia muore a 20 anni, lei vuole partorire
un nipotino con i suoi ovuli congelati

La figlia muore a 20 anni, lei vuole partorire un nipotino con i suoi ovuli congelati
La scienza compie passi da gigante e una donna potrà diventare mamma e nonna nello stesso momento dando alla luce un solo bambino.

Una donna inglese di 59 anni ha chiesto al tribunale di essere sottoposta a una procedura di fecondazione assistita utilizzando gli ovuli della figlia morta circa 4 anni fa all'età di 20 anni a causa di un cancro all'intestino. La ragazza aveva congelato gli ovuli nella speranza di poter guarire e avere un giorno dei bambini.

La donna sostiene che fecondare quegli ovociti, da un donatore esterno, sarebbe stato l'ultimo grande desiderio della figlia scomparsa e lei si è detta pronta a portare in grembo questo bambino.



Come riporta anche il Mail, se questa procedura dovesse essere approvata dal tribunale si tratterebbe del primo caso al mondo. Anche se dovesse vincere la sua battaglia legale nessuna clinica nel Regno Unito ha deciso di accettare questo caso e la 58enne avrebbe deciso di emigrare negli Stati Uniti dove una clinica di New York potrebbe effettuare l'intervento al costo di 60 mila sterline.



La questione su cui si dibatte è di natura etica, morale, legale e scientifica, perchè oltre le leggi e i modi di pensare secondo i medici la procedura medica alla quale vorrebbe sottoporsi la donna è piena di difficoltà, con probabilità di successo basse e il rischio di complicanze che potrebbero essere anche letali.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Febbraio 2015, 19:03
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