Yannis, morto nell'attentato a 4 anni. Il papà:
"Mi è morto tra le braccia, mia moglie urlava"
Mickael Coviaux, il papà è sconvolto: «Yannis era felice, stava giocando con i suoi amichetti. Il mese scorso aveva fatto 4 anni. Era lui il capo, era un bambino che sapeva imporsi. Stavamo cercando di convincerlo a tornare a casa». Così ricorda il figlio, con le lacrime agli occhi, come riporta Il Corriere della Sera. La famiglia viveva a Nizza dal 2014 dopo che il papà si era trasferito per una buona offerta di lavoro. «L’anno scorso non lo avevamo portato perché avevamo passato la giornata al mare. Giovedì mia moglie ha insistito, e perché no, ci sembrava una bella idea».
Ricorda quella notte con l'orrore negli occhi: Mia moglie urlava, non smetteva di urlare. E io lo tenevo in braccio, il mio bambino morto, il mio unico figlio. Non so quanto tempo sono rimasto così». Ora il papà è atteso in prefettura dove dovrà firmare i documenti per il riconoscimento del piccolo Yannis, solo dopo potrà riavere il corpo del figlio e seppellirlo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Luglio 2016, 14:16
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