L’ambulante morto schiacciato in una pressa,
“colpa della polizia che lo perseguitava” -Foto

L’ambulante morto schiacciato in una pressa, “colpa della polizia che lo perseguitava”
La sua unica colpa quella di vendere pesce spada in un periodo dell'anno in cui la legge lo vieta. Il suo unico istinto quello di recuperare l'unica fonte di reddito. Mouchine Fikri, venditore ambulante marocchino, è morto schiacciato dalla pressa di un camion dei rifiuti azionata dalla polizia, mentre tentava disperatamente di recuperare la merce che gli agenti avevano sequestrato e gettato tra i rifiuti.



La vicenda ricorda tristemente quella del tunisino Mohamed Bouazizi, venditore di frutta e verdura che nel 2010, dopo i continui soprusi della polizia che gli sequestrava la merce, si uccise dandosi fuoco. Quell'evento segnò l'inizio di una lunga stagione di tumulti e guerriglia. Il Marocco, ora, è in fermento e in tutte le principali città sono state organizzate manifestazioni di protesta che potrebbero fomentare vere e proprie rivolte. Ne è convinto Roberto Saviano, che su Facebook spiega: «Questa foto va pubblicata perché tutti devono conoscere l'orrore, altrimenti domani già ci saremo dimenticati di Mouchine. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione del fallimento della stagione della 'Primavera Araba'. Siamo di nuovo di fronte a proteste scatenate da abusi di potere della polizia su chi deve portare a casa la giornata. I paesi occidentali spingono per i rimpatri dei profughi dal Marocco, considerato un paese sicuro. Ma sicuro per chi?».
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Novembre 2016, 11:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA