La verita dei russi sul raid di Idlib: "Bombardato un deposito di sostanze tossiche"

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All'origine dell'attacco chimico che ha provocato più di 70 morti a Idlib in Siria, fra cui molti bambini, vi sarebbe stato il bombardamento da parte dell'aviazione siriana di un «deposito terroristico» in cui era contenute «sostanze tossiche» usate per produrre proiettili contenenti agenti chimici. È questa la ricostruzione dei fatti fornita dal ministero della Difesa russo.



Oggi si riunirà d'urgenza il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. «Secondo i sistemi di controllo dello spazio aereo russi, ieri tra le 11.30 e le 12.30 ore locali l'aviazione siriana ha condotto un raid aereo alla periferia orientale di Khan Sheikhun, colpendo un deposito di munizioni dei terroristi», ha dichiarato il generale Igor Konashenko, secondo quanto riporta il sito dell'agenzia Tass, precisando che questo deposito «ospitava un laboratorio per la produzione di proiettili contenenti agenti tossici».  «Da questo arsenale, armi caricate con agenti chimici venivano poi consegnate dai militanti all'Iraq - ha aggiunto il portavoce militare russo - il loro uso da parte dei terroristi è stato confermato in molte occasioni da parte di organizzazioni internazionali ed autorità del Paese».  
 
Il portavoce russo ha affermato ancora che i proiettili prodotti nell'arsenale erano simili a quelli usati dai ribelli ad Aleppo, dove il loro uso è stato attestato dagli specialisti militari russo.  «I video pubblicati sui social network delle persone colpite a Khan Sheikhun mostrano gli stessi sintomi di avvelenamento delle vittime dell'attacco ad Aleppo avvenuta lo scorso autunno», ha detto ancora il generale comunicando che la Russia ha consegnato tutte le informazioni in suo possesso riguardo all'attacco di ieri all'Opac, l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, che le «sta ancora valutando».  



«Assicuriamo che queste informazioni sono completamente imparziali e corrispondenti al vero», ha poi concluso. Ieri il ministero della Difesa russo aveva diffuso un comunicato con cui venivano smentite con forza le notizie circolate riguardo alla partecipazione delle forze russe al bombardamento. Mentre il regime siriano ha negato categoricamente ogni responsabilità dell'attacco chimico: «Non abbiamo usato armi chimiche finora e non le useremo in futuro», ha dichiarato un portavoce dell'esercito siriano.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Aprile 2017, 12:33
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