Nuovo “esame” per l’Europa. Domenica, in Francia si terrà il primo turno delle presidenziali e, dopo la Brexit, l’Unione torna a tremare. Questione di numeri. Secondo l'ultimo sondaggio condotto per Le Monde dal Cevipof, Emmanuel Macron sarebbe al primo posto, con il 23% dei voti, seguito da Marine Le Pen con il 22,5%. Lievemente più distanziati Francois Fillon con 19,5% e Jean-Luc Mélenchon con il 19%. E proprio Mélenchon potrebbe essere la sorpresa di questo primo turno. Determinante sarà l’affluenza.
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— Pierre-L. Mériguet (@PL_Meriguet) 19 aprile 2017
Secondo fonti francesi vicine al ministero dell'Interno, nel governo si teme una maxi-astensione al primo turno, superiore a quella già forte prevista attorno al 30%, che potrebbe sfiorare addirittura il 50%. Ad avvantaggiarsi della scarsa partecipazione sarebbero proprio Le Pen e Mélenchon, che hanno gli elettorati più “solidi” e potrebbero quindi andare al ballottaggio, segnando il futuro - difficile - dell’Ue e, essendo entrambi euroscettici, aprendo alla concreta possibilità della Frexit.
Prima ancora di avere conseguenze in termini di politica internazionale, la sfida tra i due potrebbe influire pesantemente sull’economia. Secondo gli esperti, già da lunedì si potrebbe generare un’ondata di panico con prelievi sostanziosi da parte dei risparmiatori, comunque “gestibili” grazie alle riserve di liquidità della Banque de France ma indicativi e rischiosi.
Intanto, ieri sera, in una Marsiglia blindata, Marine Le Pen ha tenuto il suo comizio, accolta da circa cinquemila militanti. Chiaro il messaggio, soprattutto per l’Europa. È arrivato il momento, ha detto la Le Pen, di «un'insurrezione nazionale, un'insurrezione democratica per restituire la Francia al proprio popolo». La risposta all’annuncio è stata un boato di sostegno, seguito dall’esecuzione della Marsigliese.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Aprile 2017, 00:10
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