Cuba, storica svolta: presto via l'embargo.
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Cuba, storica svolta: presto via l'embargo. Obama: "Todos somos americanos"

di Valeria Arnaldi
ROMA - «C’è una storia complicata dei rapporti fra Stati Uniti e Cuba», ma adesso inizia «un nuovo capitolo». Poi, il commento, in spagnolo: «Todos somos americanos». Così Barack Obama ha annunciato il disgelo nelle relazioni tra Usa e Cuba, dopo un anno di trattative segrete e, soprattutto, dopo oltre 50 anni di tensioni. A fargli eco, subito, il presidente cubano Raul Castro che, in un discorso pubblico, ha confermato il ripristino delle relazioni diplomatiche con gli Usa, ribadendo però le differenze tra i Paesi.





Primo atto della svolta storica, la liberazione da una prigione cubana del contractor americano Alan Gross, arrestato cinque anni fa e condannato a 15 anni di prigione per spionaggio: lo avevano beccato a distribuire materiale elettronico alla comunità ebraica dell’Avana per creare una rete informatica alternativa. Nel frattempo, gli Usa hanno liberato tre agenti cubani, i Miami Five, detenuti negli Stati Uniti per spionaggio nei confronti di gruppi anti-Castro a Miami.



Cuore del “nuovo capitolo” la normalizzazione delle relazioni, ribadita dall’apertura di una sede diplomatica statunitense a L’Avana. Gli Usa si impegnano a facilitare l’accesso dei cubani a telecomunicazioni e internet. Ma questo sarà solo l’inizio. Obama chiederà al Congresso di porre fine all’embargo e ha annunciato la cooperazione tra i due Paesi su più questioni. «Siamo separati da 90 miglia di acqua ma speriamo entrambi in un futuro migliore per Cuba», recita il comunicato ufficiale della Casa Bianca.



Una settimana fa Obama aveva dichiarato che era in corso da tempo una negoziazione per il rilascio di Gross, che sarebbe già in volo per gli Usa. Dopo oltre un anno di trattative, è arrivato l’accordo. Il primo contatto dal 1961 era stato una telefonata di 45 minuti tra i due presidenti. La decisione di Obama di riprendere i rapporti è stata accolta da Castro con «il rispetto e la riconoscenza del nostro popolo».



Riconosciuti i grandi passi avanti nelle relazioni tra i due Paesi, Castro ha voluto ringraziare Papa Francesco e il Canada per il ruolo svolto nelle trattative. Mediati dal Vaticano, infatti, i colloqui segreti tra i rappresentanti americani e cubani sono andati avanti per 18 mesi e molte riunioni si sono tenute proprio in Canada. La scorsa estate, il Papa ha scritto due lettere personali a Obama e Castro, invitandoli a riprendere i rapporti. Da lì, la telefonata. Immediata la reazione della scena internazionale alla notizia del disgelo. Secondo il premier Matteo Renzi, si apre ora una nuova pagina «foriera di opportunità di sviluppo e crescita civile ed economica».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Dicembre 2014, 09:47
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