Berlino, le vittime della strage. Con Fabrizia l'autista eroe e Dalya

Berlino, le vittime della strage. Con Fabrizia l'autista eroe e Dalya
Ci ritroviamo a fare i conti con un'altro dramma, nel quale hanno perso la vita persone innocenti. Una strage che verrà ricordata a lungo, proprio come le precedenti: quella di Berlino è una ferita indelebile, una coltellata sferrata al cuore dell'Europa, nella quale sono morte ben 12 persone.

Storie, crocevia, fatalità, tutto celato dietro le loro vite, insieme ad un destino beffardo che non ha lasciato loro scampo.



Lukasz Urban può essere considerato 'l’eroe polacco di Berlino': è il camionista al quale è stato sottratto il mezzo, per mano dell'attentatore. Ha lottato fino all'ultimo: è stato legato nell'abitacolo del camion, ferito a morte dal terrorista. Avrebbe cercato in ogni modo di mettersi in salvo e di evitare una strage, ma il male ha avuto il sopravvento.



Fabrizia Di Lorenzo è la giovane abruzzese che lavorava a Berlino: si era trasferita in Germania da qualche anno, dove aveva trovato lavoro. Anche se non è ancora stata data l'ufficialità, le probabilità che uno dei corpi delle 8 vittime ancora non identificate sia il suo è altissimo. "È un dolore troppo grande, sento che mi ha abbandonata - dice disperata la mamma di Fabrizia -. Era così felice d’essere qui, è triste che una persona esca dal lavoro e non rientri più a casa", ha concluso la donna.



Giuseppe La Grassa e Elisabetta Ragno sono una coppia di italiani originari di Palermo, sopravvissuti alla furia assassina del camion. Ora sono tornati nella loro Sicilia, al sicuro: "Siamo miracolati, la morte ci ha sfiorato", ha ammesso Giuseppe. Sua moglie ha visto la morte in faccia: "Lei s’era fermata a una bancarella per prendere un panino. In quel momento, è stata superata da una ragazza. Che è morta".

"Ho sentito il rombo del Tir, l’ho visto accelerare in quel modo e ho capito che stava succedendo qualcosa di grave. Pensavo fosse imbottito d’esplosivo. E pensare che avevo appena detto a mia moglie: “Qui non ci sono molti controlli”. Le altre zone di Berlino m’erano sembrate guardate molto meglio...", ha dichiarato Elisabetta Ragno.



Lei si chiama Dalya Elyakim ed è una donna originaria di Tel Aviv: era in vacanza a Berlino, insieme a suo marito. Dalya è morta, mentre suo marito è ricoverato in gravissime condizioni. "Noi non sconsigliamo mai ai nostri cittadini di viaggiare - ha commentato un portavoce del governo israeliano -. Terrorismo non deve impedire alla gente di fare una vita normale".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Dicembre 2016, 15:09
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