Rifiuti sempre più cari, in 5 anni tariffe
su del 22,6%: Lazio la regione più costosa

Rifiuti sempre più cari: in 5 anni tariffe aumentate del 22,6%

di Mario Fabbroni
ROMA - Altro che rifiuti, oramai serve quasi il mutuo per pagarne i servizi di smaltimento. Le tariffe rincarano senza sosta, contribuendo sostanziosamente al salasso degli italiani. Negli ultimi 5 anni - rileva Confartigianato - sono aumentate del 22,6%. E nelle regioni in cui sono più salate, peggiore è la qualità del servizio: nel Lazio, «dove è alta la percezione di sporcizia», il costo infatti è al top: a 214 euro a testa.



La tassa sui rifiuti corre più dell'inflazione (+14,6%) e segna un +12,8% rispetto alla crescita media del costo per lo stesso servizio nell'Eurozona. La rilevazione di Confartigianato ha calcolato che lo scorso anno famiglie e imprenditori hanno pagato per l'igiene urbana 168,14 euro pro capite, per un totale di 10,2 miliardi.

La Liguria con 211,75 euro/abitante (25,9% in più rispetto alla media nazionale), Toscana (208,25 euro/abitante +23,9%) e Campania (205,02 euro/abitante, + 21,9% rispetto al resto del Paese) sono le regioni più care, mentre il Molise veste i panni di territorio più virtuoso: lì i cittadini pagano “solo” 123,12 pro capite.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Dicembre 2015, 08:54