Borse pesanti dopo la crisi in Corea del Nord.
Per Milano avvio choc, ora in calo dell'1,5%

Borse pesanti dopo la crisi in Corea del Nord. Per Milano avvio choc, ora in calo dell'1,5%
Si annuncia un'altra giornata pesante per le Borse europee, dopo la debacle della vigilia, con le tensioni internazionali ancora in primo piano. A Piazza Affari il Ftse Mib ha aperto in calo del 3,5% per poi recuperare: segna ora un -1,5% mentre il Ftse All Share cede l'1,45%.

Pesante anche il resto d'Europa con Parigi in flessione del 2,14% (dopo aver aperto a -3%), Francoforte del 2,7% e Londra del 2%. Pesa sui mercati del Vecchio Continente il nuovo tonfo delle Borse asiatiche che ha fatto scattare stamattina il secondo blocco delle contrattazioni in una settimana, dopo che la Banca Centrale cinese ha deciso una nuova svalutazione dello yuan dello 0,51% nei confronti del dollaro, il livello più basso raggiunto dal 2011. A favorire le vendite anche le preoccupazioni per gli esperimenti nucleari in Corea del Nord e le tensioni tra Arabia e Iran.

A Milano pochi titoli si salvano dalle vendite: in positivo Bper (+1,5%), Exor (+0,5%) e Italcementi (+0,4%), in coda al listino Moncler con un calo del 5,4%. Resta negativo il bilancio per il petrolio con il Wti sui circuiti elettronici a 32,55 dollari al barile (-4,18%) mentre il Brent è in flessione del 4,12% a 32,82, ai minimi da 11 anni. Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,077 dollari (da 1,07155 ieri in chiusura) e 127,30 yen (127,62 yen), con il biglietto verde che vale 118,12 yen (118,63 yen).

​I temi internazionali quindi tengono banco sui mercati europei, tra il calo del prezzo del petrolio, la crisi nordcoreana e quella tra Iran e Arabia e le preoccupazioni per il rallentamento dell'economia cinese. Pochi quindi gli spunti sui singoli titoli, sulla parità c'è solo Italcementi, la migliore blue chip del 2015, mentre le vendite colpiscono indistintamente tutti gli altri titoli.

In coda al listino i petroliferi con Tenaris che cede il 4,17%, Eni il 3%, Saipem il 2,6%, limita le perdite Snam (-0,86%) dopo che Goldman Sachs ha promosso il titolo a neutral da sell. Male Banca Mediolanum che è ora in asta di volatilità dopo che perdeva il 4,98%, male tutto il risparmio gestito con Azimut che lascia sul terreno il 3,7% e Anima il 3,59%.

Tra i titoli che segnano le performance meno pesanti, Terna cede un punto percentuale dopo che Goldman Sachs ha alzato il target price ma ha confermato il sell sul titolo. Luxottica cede l'1,3%, mentre a Las Vegas Intel ha presentato gli occhiali del futuro nati in collaborazione col gruppo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Gennaio 2016, 10:24
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