Napoli, Calata San Francesco dalla monnezza alla bellezza grazie ai residenti

Calata San Francesco ripulita dai residenti

di Mariagiovanna Capone

Calata San Francesco, angolo con Via Belvedere, torna a risplendere. La «resistenza civica» dei residenti ha fatto sì che fossero eliminati tutti gli ingombranti della discarica illegale sorta su questa storica strada del Vomero

Poco dopo sono state aggiunte delle fioriere grazie a una raccolta fondi e ora è sceso in campo l'artista vomerese Ruben D'Agostino che con i suoi colori ha decorato gli orribili armadietti in disuso. «Le attività a difesa di questo frammento del Vomero antico continueranno così come la raccolta fondi al negozio Dido», spiega Fabio Procaccini, avvocato, ambientalista e delegato della Lipu di Napoli, che ha contagiato un intero quartiere con la sua voglia di fare.

Il tam tam tra residenti ormai è diventato inarrestabile e ciascuno fa un piccolo (grande) gesto verso il quartiere, da troppi anni abbandonato all'incuria. Fabio Procaccini senza lamentarsi dell'inerzia del Comune ma invitando «a muoverci noi in prima persona: chiunque può fare qualcosa per la città e se tutti ci prendessimo cura di un pezzettino, vivremmo in un posto più bello, più giusto». Ha iniziato con piazzetta Belvedere: lo slargo davanti la parrocchia di Santa Maria della Libera al Vomero ha subito un enorme cambiamento, passando da ricettacolo di immondizia e degrado, a un angolo di ristoro, pulito e abbellito con garbo. Da solo, Procaccini si è armato di ramazza, sacchi per l'immondizia, vernice e pennelli per rimettere a lucido anche le panchine.

Un cambiamento notato da altri residenti che hanno aderito all'iniziativa civica, tra cui Nicola Campoli, che ha iniziato a notare gli ingombranti armadi di gestori telefonici e dell'energia elettrica ormai vetusti e in disuso, segnalandoli e facendoli rimuovere per la gioia dei pedoni.  

 

Finora sono riusciti a far togliere oltre una cinquantina di queste strutture fatiscenti ricettacolo di immondizie che insistono in particolare nei quartieri Vomero, Arenella, Chiaia, e in alcuni punti di Posillipo, Fuorigrotta e Centro ma spesso vengono tolti solo i pericoli, cioè cavi o materiali simili, ma non l’armadietto in sé come accaduto in largo Santa Teresa di Calcutta ossia la curva tra Via Tasso e Via Aniello Falcone.

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L’interno della casetta tecnica dismessa ormai svuotata di tutti i cavi ora è una nicchia votiva dedicata a Maradona. «Al Dios una sola preghiera: Piensace tu, rivolta sia al destino degli azzurri ma anche più in generale alle sorti della città» dice Procaccini che sottolinea la provocazione del gesto. «Forse adesso con l’immagine di Maradona, il Comune inizierà a vedere questi ingombranti e inutili oggetti e si deciderà a segnalare ai gestori di toglierli definitivamente».

Ora questa nuova iniziativa per riportare all'antico splendore Calata San Francesco, abbandonata a sé stessa da troppo tempo.


Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Maggio 2022, 15:53
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