Cane fugge dal negozio di toelettatura e muore investito, i proprietari chiedono un risarcimento: «Sono responsabili»

Era stato lasciato libero, e quando un cliente ha aperto la porta ne ha approfittato per uscire

Cane fugge dal negozio di toelettatura e muore investito, i proprietari chiedono un risarcimento: «Sono responsabili»

di Redazione web

Avevano portato il loro cane in un negozio del quartiere per le consuete operazioni di toelettatura, ma non immaginavano che Rochy non lo avrebbero più rivisto. Il cucciolo, un maltese di tre anni, è morto investito da un'auto, e ora la famiglia di Torino chiede un risarcimento per la perdita.

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Il cane scappato dal negozio di toelettatura

 

I fatti risalgono allo scorsso 22 dicembre. L'animale, secondo quanto hanno raccontato i proprietari del cane, sarebbe stato lasciato libero all'interno del negozio del quartiere San Salvario, e quando un cliente ha aperto la porta ne avrebbe approfittato per uscire, come se volesse tornare casa. «Ricordo ancora la chiamata di mia moglie - dice il proprietario a Today - che mi diceva che lo avevano trovato morto. Per noi adulti è stato un trauma pazzesco, io mi sono sentito male. Ma ancora più male ha fatto non ricevere da quel negozio neanche una telefonata per chiederci come andava, anche solo per circostanza. Un cane così vivace andrebbe tenuto sempre legato e non lasciato libero. Visto quanto accaduto siamo nostro malgrado costretti a procedere in sede civile. Chi ha un animale potrà capirci: è una cosa che non auguro neanche al mio miglior nemico.

Ci aspettavamo attenzione, non ci pare giusto quello che ci è capitato. E non lo facciamo per il denaro, non ne abbiamo bisogno: qualsiasi cifra otterremo verrà donata a un canile».

Il risarcimento danni

 

La famiglia, una coppia di imprenditori con figli, è ora assistita dall'avvocato Giuseppe Fiore, che ha spiegato: «Il negozio di toelettatura quale custode del cane si ritiene essere responsabile della morte dell'animale. Sul punto, seppure temporaneamente, la responsabilità è riconducibile alla circostanza che non avendo custodito diligentemente il cane con tutte le cautele e prescrizioni del caso così come stabilito da diverse sentenze della Suprema Corte, dovrà rispondere dei danni cagionati al proprietario sia di natura patrimoniale, non patrimoniale, morale ed esistenziale nonché, se provato, dell'eventuale disturbo post-traumatico da stress quale nesso di causa diretto con il decesso del cane».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Febbraio 2023, 10:39
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