Un ragazzino della scuola ebraica di Torino «partecipando a una festa di bambini con la kippah in testa si è sentito dire dai suoi coetanei 'peccato che non siamo in anni precedenti o ti avremmo potuto bruciare' e tutti gli altri si sono messi a ridere. Mi chiedo dove sentano certe cose e il ruolo delle famiglie». Lo ha rivelato il presidente della comunità ebraica torinese Dario Disegni, sentito martedì in audizione alla commissione Segre del Comune.
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«Le due armi fondamentali per vincere l'antisemitismo e l'odio sono educazione e cultura» - ha detto Disegni, ribadendo l'allarme per la «demonizzazione dello Stato di Israele, e non intendo la libera dialettica su scelte politiche che è oggetto di discussione anche fra i cittadini israeliani. È una cosa che ci preoccupa.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 15:10
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