Dopo un anno di duro lavoro la raccolta del grano, per chi vive di agricoltura, è sempre un momento di festa. Così doveva essere ieri sera a Maniga, borgo di un centinaio di abitanti in provincia di Cuneo, nelle campagne tra Sommariva e Cavallermaggiore. Samuele, dieci anni appena, stava giocando in un rimorchio adibito alla raccolta del cereale, dopo aver trascorso la giornata col nonno agricoltore impegnato nella trebbiatura. Quando sono andati a cercarlo, era riverso sul grano, esanime. E non c'è stato modo di rianimarlo.
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Samuele Racca, le indagini sull'incidente
L'incidente, su cui ora indagano i carabinieri coordinati dalla procura di Asti, nei campi dell'azienda agricola di famiglia. L'allarme è stato immediato e sul posto è intervenuto anche l'elisoccorso, ma non c'è stato nulla da fare. «Era allegro, si era divertito a stare nei campi, come fanno da queste parti i bambini quando finisce la scuola», raccontano alcuni testimoni col volto segnato dalle lacrime. «Qui ci conosciamo tutti, è come se fosse morto mio figlio - dice un altro - Non riusciamo a capire come sia potuto accadere». Sarà l'autopsia a chiarire la causa della morte del piccolo Samuele, la salma trasferita all'ospedale di Verduno, a disposizione delle autorità. Il bambino - che sembra soffrisse d'asma - potrebbe essere deceduto per le esalazioni del grano, oppure per un malore, o ancora in seguito a una caduta.
Samuele Racca, chi era
Sembra invece esclusa l'ipotesi, circolata nelle prime ore dopo la tragedia, che il bambino fosse stato sepolto dal grano trasferito dalla mietitrebbia al cassone del rimorchio agricolo.
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Samuele era un ragazzino vivace, molto legato ai genitori e al nonno, con cui amava trascorrere le giornate. Chierichetto nella piccola parrocchia della frazione Foresto di Cavallermaggiore, proprio nella scuola calcio del paese, che dista pochi chilometri da Maniga, giocava a pallone come attaccante. Aveva un idolo, lo juventino Cristiano Ronaldo, che imitava nell'esultanza ogni volta che riusciva a segnare un gol. «Era un bambino dal grande sorriso - ricorda Davide Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore -, pieno di energia. La scorsa settimana l'ho accompagnato in auto ogni giorno a Saluzzo, dove si era iscritto a un football camp estivo con mio figlio. In macchina mi prendeva in giro dicendo 'uao! viaggio sull'auto del sindacò». «È una tragedia che ci lascia sbigottiti, senza parole», aggiunge il vicesindaco di Sommariva del Bosco, Marco Pedussia, annunciando che il paese proclamerà il lutto cittadino.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Luglio 2021, 08:20
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