Giovane disabile lasciato a terra da Lufthansa, l'odissea di Giulio dopo il viaggio in Scozia. La mamma: «Per fortuna non ha avuto crisi»

La famiglia, residente ad Anzio, ha fatto sapere di aver fatto un reclamo contro la compagnia aerea

Giovane disabile lasciato a terra da Lufthansa, l'odissea di Giulio dopo il viaggio in Scozia. La mamma: «Per fortuna non ha avuto crisi»

di Redazione web

Marco Cesarini e sua moglie Federica raccontano l'odissea per tornare in Italia dalla Scozia. Insieme a loro le due figlie di 3 e 8 anni, ma soprattutto Giulio, il figlio 13enne disabile, lasciato a terra con il rischio che venisse colpito da una crisi e senza possibilità di avere accesso alla valigia con le medicine. «Ho presentato reclamo a Lufthansa. Staremo a vedere», dice la donna, che vive ad Anzio con la sua famiglia. 

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Cosa è successo

Dopo una vacanza in Scozia, la famiglia di Anzio sarebbe rimasta per ore ostaggio dello scalo di Francoforte e infine respinta all'imbarco per assenza di personale specializzato per la disabilità. «Persa la coincidenza da Glasgow, a Francoforte ci avvisano che avremmo preso il volo delle 21.30, un assistente ci aiuta con la carrozzina di nostro figlio - racconta il papà Marco Cesarini sull'edizione romana del Corriere della Sera - Ci lasciano al ristorante e concordiamo di attendere lì il collega che ci scorterà all'aereo».

Ma non arriva nessuno. La famiglia si presenta allora al desk di imbarco, ma viene lasciata a terra. «Siamo stati spediti in un hotel a 30 km e ripartiti il giorno dopo», raccontano ancora i genitori. 

L'attacco a Lufthansa

«Era loro responsabilità organizzarsi. Ma è stato il tono la cosa peggiore», dice Federica. Inutili le richieste di recuperare dal bagaglio in stiva il farmaco salva-vita del bambino. «Per fortuna Giulio non ha avuto crisi».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Agosto 2023, 15:21
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