Alex ucciso a 14 anni, il patrigno: «Mi è morto tra le braccia»

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«È morto tra le mie braccia». È il racconto di Tiberiu Maciuca, 28 anni, patrigno di Alexandru Ivan, per tutti Alex, 14enne romeno deceduto alla periferia di Roma per due colpi di pistola nella notte. Uno l'ha colpito alla gamba, l'altro all'addome, provocando un'emorragia interna che l'ha ucciso in pochi minuti. La tragedia si è consumata la scorsa notte all'esterno della stazione della metro C Pantano, nel comune di Monte Compatri.

«È morto per errore», dicono amici e parenti. Di certo, c'è che il dramma non è casuale. Il 14enne è stato ucciso dopo una lite in un bar in zona Finocchio, che aveva visto come protagonista il patrigno. Probabilmente il destinatario di quei colpi di pistola era proprio lui.


Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Gennaio 2024, 12:07
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