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Sono oltre 200 gli investigatori del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino che stanno conducendo la più grande e complessa operazione di Polizia degli ultimi anni, volta al contrasto della pedopornografia online, con il coordinamento della Procura di Torino.
La capillare attività di indagine, fatta anche attraverso veri e propri pedinamenti virtuali, ha consentito di dare una identità certa ai nickname utilizzati in rete dai pedofili, portandoli allo scoperto e fuori dall'anonimato della rete.
L'indagine, svolta anche con la collaborazio del National Child Exploitation Coordination Center (NCECC) canadese, ha consentito di individuare gli scambi di materiale. In alcune immagini venivano coinvolti anche animali e adottate pratiche di sadismo, cosa che ha permesso, grazie a un protocollo di categorizzazione del materiale illegale condiviso a livello internazionale, di creare una vera e propria profilazione degli utenti in base ai gusti espressi ed alle modalità di interazione in rete.
Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Luglio 2020, 10:31
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