Maradona e il fisco, parla l'avvocato:
«Vi spiego perché Diego è diventato evasore»
di Dario Sarnataro
Non ci sono solo le cartelle esattoriali, milionarie all’epoca, del Fisco, ma c’è anche una sentenza della giustizia tributaria. Un imperativo: «Dovete pagare», scrivono i giudici. E così, la società e i calciatori, vanno nello studio Manfredonia: Ferlaino e i singoli calciatori Careca, Alemao (difesi anche dall’avvocato Aldo Algani) oltre che Maradona. Si firma il mandato ai difensori, tutti lo fanno tranne che «el Pibe de oro». Processo tributario di appello e la commissione dà ragione al club e ai calciatori: il Napoli e Careca firmano il condono fiscale, e chiudono ogni questione con il fisco. Alemao a gennaio scorso vince anche alla «Cassazione» tributaria, terzo grado di giudizio. Avvocato Manfredonia, ricordi quella vicenda: «Molto bene. Gli accertamenti nei confronti dei tre calciatori del Napoli e del club furono la conseguenza di una verifica generale dell’Erario. L’ispettorato, precorrendo i tempi perché non c’era una normativa specifica, presunse che il Napoli, pagando ad una società estera emolumenti per lo sfruttamento dei diritti d’immagine dei calciatori, evadeva il Fisco, o integrava, a “nero”, lo stipendio già corrisposto ai giocatori. In primo grado la sentenza fu negativa per gli atleti e per il Napoli».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Febbraio 2023, 11:34
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