Firenze, nasce «Adotta una bolletta» contro il caro-bollette. L'assessore Sara Funaro: «Un aiuto concreto agli anziani»

L'intervista a Sara Funaro, assessore all'Educazione e al Welfare del comune di Firenze, ideatrice e promotrice dell'iniziativa di solidarietà

Firenze, nasce «Adotta una bolletta» contro il caro-bollette. L'assessore: «Un aiuto concreto agli anziani»

di Niccolò Dainelli

Firenze campione di solidarietà. L’iniziativa «Adotta una bolletta» è solo ai nastri di partenza, ma ha già fatto il giro d’Italia e del mondo. In poche ore l’idea di Sara Funaro, assessore all’Educazione e al Welfare del comune di Firenze, è spopolata e la città ha risposto presente.

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Il comune di Firenze ha deciso di coinvolgere i propri cittadini nella lotta al caro bollette che inevitabilmente andrà a pesare nella vita delle persone più fragili. Un aiuto concreto a Firenze dai fiorentini in favore di quegli anziani travolti dalle bollette schizzate alle stelle. «Le donazioni sono già arrivate numerose e questa è la dimostrazione dell’attenzione e dell’attaccamento dei fiorentini alla città e ai suoi bisogni», tiene a sottolineare più volte Sara Funaro.

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Assessore come nasce l’idea dell’iniziativa «Adotta una bolletta»?

«Firenze è stata fin da subito vicina al problema del caro bollette. Un problema che diventa sempre più una cosa seria e che il Comune ha preso a cuore. Il nostro sindaco Nardella è stato uno dei primi ad aderire all’iniziativa di spegnere i monumenti e Palazzo Vecchio per cercare di sensibilizzare e dare un segnale forte. Il tema del caro bollette sta diventando insostenibile e i nostri anziani potrebbero davvero vivere un tracollo. Il nostro pensiero si è subito rivolto alle situazioni di fragilità».

Sì perché Firenze è una città di anziani, giusto?

«Esatto. A oggi, la nostra città, vede una popolazione over 65 con una percentuale del 27,6%. Un numero importante che non può essere sottovalutato. Basti pensare che nel 2000 era il 24,8% e, quindi, in 20 anni, gli anziani sono aumentati e secondo le stime continueranno ad aumentare. Dati alla mano, parliamo di circa 96mila persone over 65. Di queste persone gli over 80, che iniziano a essere nella fascia di fragilità, sono circa 35mila. In questa percentuale, molto alta, abbiamo un terzo della popolazione che vive da solo e questo aumento delle bollette potrebbe essere fatale per molti».

Ma il comune di Firenze sta già rivolgendo la propria attenzione agli anziani…

«Questo era un quadro generale della popolazione anziana di Firenze. Ovviamente in questa percentuale che vive da sola, c’è anche una parte che non necessita di aiuti. Ma dalla parte opposta esiste una fascia di popolazione che vive anche grazie agli aiuti di servizi di beneficenza e il comune di Firenze già aiuta dalle 4mila alle 6mila persone, ogni anno. E considerando la soglia di povertà in Toscana, attestata attorno al 3,3%, noi siamo sopra come numeri di assistenza. Ma la nostra paura è che con il rincaro delle bollette le persone, che fino ad oggi erano al limite della soglia, rischino di non farcela più.

E la nostra stima è che possano essere in migliaia».

Per questo è nata l’iniziativa di fund raising?

«Sì. La nuova emergenza che si è palesata, va affrontata con tutte le nostre forze. Occupandoci di politiche sociali, il nostro primo pensiero è andato ai più fragili. I nostri anziani sono la parte più delicata della popolazione. Perché è chiaro che, se le bollette aumentano in maniera importante e la pensione resta la stessa, il rischio è che molte più persone scendano sotto la soglia di povertà. E un’altra eventualità drammatica è che le persone anziane si vedano staccare luce e gas andando ad aggravare la situazione. Cosa può succedere ad un anziano che ha già un budget risicato e si ritrova con le bollette alle stelle?».

Ottima domanda…

«Non possiamo permettere che questo accada. Per questo, da questa semplice domanda di riflessione, insieme alla Fondazione Montedomini e al suo presidente Luigi Paccosi, abbiamo deciso di far partire questa raccolta di donazioni. Con Montedomini, che è l’istituzione simbolo degli anziani per la nostra città, collaboriamo già in molte iniziative. Abbiamo deciso di non abbandonare i nostri anziani lanciando questa campagna di solidarietà. Che da una parte aiuti i bisognosi ad affrontare con serenità il caro bollette e, dall’altra, ci aiuti a intercettare quelle situazioni che normalmente non si rivolgono ai nostri servizi di aiuto. Il nostro obiettivo è di raggiungere più persone possibili».

E com’è stata la risposta dei fiorentini?

«Forte. In poche ore, senza che sia ancora partita la campagna ufficiale di comunicazione sui social network e grazie all'ampia diffusione data dai mass media, le donazioni giunte all’Iban della Fondazione Montedomini sono già tantissime. Ognuno ha partecipato secondo le sue possibilità, sia singoli cittadini sia Associazioni che normalmente svolgono attività di beneficenza sul territorio. Firenze si è mossa e continuerà a farlo per i fiorentini. E questa cosa non può che renderci orgogliosi. Siamo orgogliosi della nostra città e dei nostri cittadini. Firenze è stata sempre molto attenta e sensibile».

Per donare l'Iban intestato alla Fondazione Montedomini è: IT22L0335901600100000141309. Causale: «Adotta una bolletta»


Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Febbraio 2022, 21:44
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