Operata per un tumore benigno da uno specializzando, si risveglia tetraplegica: Sabrina Di Girolamo risarcita con 769mila euro

«Nessuno potrà mai restituirmi ciò che mi hanno tolto, tuttavia i soldi mi servono per curarmi», ha commentato la 42enne di Terracina

Operata per un tumore benigno da uno specializzando, si risveglia tetraplegica: Sabrina risarcita con 769mila euro

di Redazione web

Quel «maledetto 22 agosto 2017 in cui mi hanno rovinato l’esistenza». Lo ricorda così Sabrina Di Girolamo, parrucchiera 42enne e mamma di due bambine, il giorno che ha cambiato per sempre la sua vita. È da allora che la donna di Terracina è rimasta tetraplegica, costretta alla sedia a rotelle. Tutto a causa di un errore medico in un intervento che gli specialisti avevano definito «a rischio zero». Nulla potrà restituire a Sabrina la sua vita precedente, ma da oggi può considerare chiuso il capitolo del risarcimento: l'Azienda Ospedaliera di Verona, dove è stata operata da uno specializzando anziché un professionista, le ha pagato un indennizzo di 769 mila euro. 

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L'intervento sbagliato

All'età di 36 anni, Sabrina Di Girolamo si è presentata all'ospedale di Verona per rimuovere un tumore benigno con un intervento che i medici avevano definito a rischio zero. Eppure, secondo quanto dichiarato dal giudice, la manovra di posizionamento della paziente è stata eseguita in maniera scorretta da uno specializzando e ciò ha provocato il trauma e il conseguente danno permanente a Sabrina.

Teoricamente, secondo quanto riportato da Il Corriere del Veneto, la manovra doveva essere eseguita sotto la supervisione di un neurochirurgo, che però non era presente in sala. «Nessuno potrà mai restituirmi ciò che mi hanno tolto per sempre, nessuna cifra mi risarcirà di tutto il dolore e l’immane sofferenza, tuttavia i soldi mi servono per curarmi, viste le tante e costose terapie a cui sono costretta costantemente a sottopormi», ha detto la donna alla luce del risarcimento. 

Il risarcimento

Fino a qualche settimana fa, la mamma 42enne aveva ricevuto solo 50mila euro, davvero una somma irrisoria rispetto alle spese che ha sostenuto fino a oggi e quelle con cui dovrà fare i conti per il resto della vita. Ma ora, scrive il Corriere, l'azienda ospedaliera è stata condannata insieme ai medici a risarcire «la somma complessiva di 1 milione 636.910 euro oltre a interessi legali e spese di lite, a favore della signora Sabrina Di Girolamo e dei suoi familiari. In sede di mediazione - si legge in una nota ufficiale del nosocomio scaligero - è stato raggiunto un accordo transattivo che ha previsto la ripartizione tra le parti (Azienda, medici, compagnie assicurative) della somma indicata in sentenza, a tacitazione definitiva delle ulteriori pretese della signora e dei familiari. Il nosocomio veronese ha corrisposto alle controparti, lo scorso 10 ottobre, la somma di 769.900 euro quale risarcimento del danno, mentre la restante quota è rimasta a carico delle assicurazioni degli altri convenuti». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Novembre 2023, 15:03
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