Roberto Red Sox, sospeso il tassista che denunciava i colleghi no-Pos: «Lede la loro onorabilità»

La decisione è stata presa dalla Cotabo, una delle due cooperative che riunisce i tassisti di Bologna

Roberto Red Sox, sospeso il tassista che denunciava i colleghi no-Pos: «Lede la loro onorabilità»

di Redazione web

Denunciava i colleghi "no-Pos", e alla fine viene sospeso lui. Una vicenda incredibile che vede come protagonista Roberto Mantovani, in arte "Roberto Red Sox", celebre da qualche tempo soprattutto sui social perché sui suoi profili pubblica i guadagni giornalieri e denuncia i colleghi che rifiutano di essere pagati con la carta di credito o il bancomat. Roberto è stato infatti sospeso dalla cooperativa di taxi per cui lavora perché ne lede «l'onorabilità»: una decisione presa dalla Cotabo, una delle due cooperative che riunisce i tassisti di Bologna, dove Mantovani lavora.

Sospeso il tassista che denunciava i no-Pos

Il tassista, come ricostruito dal Corriere di Bologna, era stato ascoltato il 2 novembre dopo le segnalazioni da parte dei colleghi che lo accusavano di aver leso l'onorabilità della cooperativa. Dopo oltre un mese è arrivata la sanzione: una sospensione di sette giorni. «Per alcuni io ho leso l'onorabilità della cooperativa e per questo hanno inoltrato delle segnalazioni — aveva detto al termine dell'incontro con la commissione di disciplina della coop di tassisti — ma quando io attacco il peggio della categoria, la mia cooperativa non può sentirsi chiamata in causa».

Le minacce e i danni alle gomme

Nei mesi scorsi Red Sox si è ritrovato con le gomme del taxi a terra e si era visto recapitare delle lettere di minacce.

L'ultimo momento di frizione è stato nei giorni scorsi quando Mantovani è stato escluso dal corso di aggiornamento per i tassisti volontari che hanno un defibrillatore a bordo. Sulle auto bianche bolognesi ce ne sono 18 con 27 autisti formati ad usarli, fra cui Roberto Mantovani. L'abilitazione va però rinnovata con un corso di aggiornamento biennale. Molti tassisti si sono rifiutati di fare il corso in sua compagnia e così la sua abilitazione a usare il defibrillatore è scaduta.

Le parole del presidente di Cotabo

Su questo punto risponde il presidente di Cotabo, Riccardo Carboni: "A novembre erano in scadenza diverse abilitazioni - spiega al Corriere - noi abbiamo messo a disposizione delle date per i corsi ma i colleghi hanno chiesto di non farli in sua compagnia. Per questo abbiamo comunicato a Mantovani la possibilità di farlo con altri operatori laici sempre a spese della cooperativa". Mantovani, aggiunge, "ha rilasciato dichiarazioni problematiche e forzatamente pretestuose. Peraltro lui era in possesso del certificato e avvicinandosi la scadenza poteva muoversi di conseguenza. Inoltre, non è vero che non possa più intervenire in caso di necessità, c'è una soglia di tolleranza dal momento in cui scade l'abilitazione durante il quale lo si può ancora fare". 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Dicembre 2023, 15:19
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