Riceve una bolletta del gas da 20mila euro, ma l'appartamento è stato demolito: «Hanno perso la richiesta di chiusura di contratto»

La signora di Parma si è rivolta allo sportello locale di Confconsumatori, che è risalita all'origine del problema

Bolletta del gas da 20mila euro per l'appartamento demolito: «Persa la richiesta di chiusura del contratto»

di Redazione web

Ricevere una bolletta sbagliata può capitare, ma il caso vissuto da una signora di Parma sfiora i limiti dell'assurdo. La donna in questione ha ricevuto una serie di fatture per un totale di 20mila euro per la fornitura di un appartamento che non solo aveva lasciato nel 2020, ma che, nell'ottobre di quello stesso anno era stato addirittura demolito. 

La prima bolletta da 16.448 euro per l'appartamento ormai inesistente è arrivata a ottobre 2023, a cui poi se ne sono aggiunte altre per un totale di 20mila euro. La signora si è quindi rivolta allo sportello di Parma di Confconsumatori, che è risalita all'origine del problema. 

Il distributore locale aveva smarrito la documentazione comprovante la richiesta di chiusura della fornitura presentata dalla donna nel luglio 2020 e non aveva neanche registrato lo smontaggio del misuratore a causa della demolizione dell'edificio.

Il venditore, a sua volta, a causa di un cambio di software gestionale, aveva poi "resuscitato" l'utenza della signora, per la quale aveva già emesso una fattura di chiusura nel 2020.

«L'impossibilità per il cliente finale di avere accesso ai dati del distributore locale crea un'asimmetria di informazioni che impedisce un rapporto paritario tra le parti. Per una corretta tutela del consumatore, è fondamentale che il cliente finale abbia la possibilità di dialogare con il distributore locale, proprio come fa il venditore», Francesca Campanini, responsabile dello sportello Energia: diritti a viva voce attivo nella sede di Confconsumatori Parma.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Marzo 2024, 17:04
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