Dopo la tragedia di sette anni fa che lo ha colpito, rendendolo tetraplegico, ora Pierpaolo Pasqualotto deve fare i conti non solo con le scale del suo palazzo, anzi ex, ma anche con i condomini al suo interno. Il motivo? L'uomo voleva pagare i lavori per costruire un ascensore, dato che non è in grado di sostenere lo sforzo di dover salire 90 gradini, ma i vicini gli negano la possibilità. Ora l'uomo dovrà trasferirsi dalla sua casa di Verona.
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L'incidente
Sette anni fa Piepaolo fu vittima di un gravissimo incidente sugli sci e da allora la sua tenuta fisica non gli permette di fare sforzi: salire i novanta scalini che conducono al suo appartamento al quarto piano è, dunque, una vera impresa.
Il danno e la beffa
Due vicini di casa non gli consentono di autofinanziarsi la realizzazione di un ascensore, boicottandoglielo «perché, a loro dire, non riuscirebbero più a compiere agevolmente manovra nel garage condominiale». Da sottolineare che a poche ore dal tanto sospirato inizio dei lavori realizzati è arrivata la sospensiva urgente su ordine del Tar di Venezia e dietro richiesta dei due vicini. La storia va avanti da tempo. Sono oltre tre anni che il suo progetto viene «boicottato e osteggiato in ogni modo e in tutte le sedi». Lunedì, dopo quasi quattro anni di lungaggini e vertenze partono i lavori: ennesimo nuovo stop dal Tar. Un'Odissea che porterà l'uomo e la sua famiglia a lasciare la propria casa
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Ottobre 2023, 12:29
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