Addio a Teo Betti, cronista puro, raccontò tennis e boxe, sempre al cuore della notizia
di Carlo Santi
Un amico. Teo era un amico, giornalista ma anche il fratello maggiore con il quale parlare, chiedere un consiglio, capire la strada da seguire. E lui era sempre pronto ad ascoltare e, magari, sdrammatizzare con una delle sue immancabili battute.
Uomo instacabile, ha avuto nel Messaggero la sua casa e, prima, aveva collaborato con la Rai. In via del Tritone aveva messo le radici e anche dopo essere andato in pensione, poco dopo aver seguito le Olimpiadi di Barcellona ’92, aveva continuato a frequentare quotidianamente la redazione.
Teo Betti è stato un formidabile compagno di viaggio, un amico al quale tutti abbiamo voluto bene, e adesso che non c’è più mi manca davvero. Negli ultimi tempi, impossibilitato a tornare in redazione, era il telefono ad avvicinarcelo. Avrebbe voluto scrivere ancora, continuare a seguire l’amata boxe e il tennis, sport che gli hanno fatto girare il mondo e conoscere mille campioni con i quali il rapporto era diventato stretto.
Teo aveva 83 anni e lascia la moglie Luisa e i due figli, Lauretta ed Edo che abbracciamo forte.
I funerali si terranno domani, 11 gennaio, alle ore 14 presso la Chiesa Corpo e Sangue di Cristo in via Assisi a Roma.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Gennaio 2014, 16:22
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