MONDIALI 2010, SVIZZERA: ROSA,
QUOTE, NEWS, ULTIMISSIME, RISULTATI

MONDIALI 2010, SVIZZERA: ROSA, QUOTE, NEWS, ULTIMISSIME, RISULTATI
La Svizzera ci crede: anche se sar dura, quello degli ottavi un obiettivo possibile. Un allenatore di grande esperienza come Ottmar Hitzfeld ha dato fiducia ad un gruppo di giocatori giovani ma già abituati ai grandi palcoscenici. La rosa elvetica presente diverse, importanti qualità: in difesa ci sono i terzini di Lazio e Sampdoria Lichtsteiner e Ziegler, mentre al centro il vero leader è Senderos dell'Arsenal; a centrocampo sarà molto importante la presenza di Inler dell'Udinese accanto all'esperto Yakin e, sulle fasce, di Behrami e Barnetta. In attacco il capitano, Alexander Frei, è pronto a ricreare in nazionale la coppia-gol del Basilea insieme a Marco Streller.



LE ULTIMISSIME:



Hitzfeld: "Peccato, ma resterà per sempre l'impresa con la Spagna" (25/6) 
Ottmar Hitzfeld nasconde la delusione per la mancata vittoria con l'Honduras, che avrebbe potuto portare la Svizzera agli ottavi, e si tiene come souvenir del Mondiale il successo inaspettato contro la Spagna nella prima partita. «Una vittoria eterna - dice il tecnico tedesco degli elvetici - Nessuno la dimenticherà mai e tutti avranno un ricordo indimenticabile». Quanto alla partita di ieri sera, Hitzfeld attribuisce alla «troppa pressione» la prestazione non esaltante dei suoi, che segnando due reti avrebbero potuto strappare il secondo posto nel girone al Cile. Anche Reinaldo Rueda, ct colombiano dell'Honduras, parla della pressione che ha impedito alla nazionale centramericana di vincere con la Svizzera, nonostante le numerose occasioni in contropiede del secondo tempo. Pressione derivante dalle due sconfitte nelle precedenti partite e dal fatto di affrontare un avversario ancora in corsa per gli ottavi. Rueda preferisce però sottolineare i risultati delle squadre 'americanè nella prima fase dei Mondiali, che definisce «impressionanti».



Svizzera fermata dall'Honduras, addio ottavi (25/6) 
Niente sorprese nel gruppo H, cominciato con il botto della vittoria svizzera sugli spagnoli e finito nel modo più ovvio. A Bloemfontein le due squadre più deboli del quartetto, Svizzera e Honduras, si sono specchiate in uno 0-0 che le elimina e le penalizza entrambe. Più gli elvetici degli honduregni, perchè la Svizzera aveva illuso all'esordio e perchè le bastava una vittoria per 1-0 per superare la prima fase come nel 2006. E invece, quando c'è stato da lanciare l'assalto alla baionetta, la mancanza di personalità si è fatta pesantemente sentire. Nel primo tempo la Svizzera ha dominato in modo sterile, mantenendo il controllo del gioco senza però affondare. Elvetici in campo con il 4-2-3-1: Inler e Huggel davanti alla difesa, in attacco N'Kufo e dietro di lui Barnetta, Derdiyok e Fernandes. L'Honduras risponde con un 4-1-3-2, Wilson Palacios davanti alla difesa, in attacco Suazo e Jerry Palacios (il secondo dei tre fratelli nella rosa dei 23), dietro di loro Thomas, Nunez e Alvarez. La lunga fase di studio sembra addormentare il Free State Stadium, almeno fino al 24', quando la sveglia arriva da David Villa, che segna per la Spagna e, automaticamente, esclude Svizzera e Honduras ferme sullo 0-0. Se per gli honduregni non c'è nulla da fare, gli svizzeri capiscono che vincere diventa obbligatorio. Ma gli elvetici chiudono la prima frazione senza creare grattacapi agli honduregni che, anzi, provano ogni tanto ad affacciarsi in avanti. Secondo tempo con gli elvetici che cominciano a premere, Yakin entra al posto di Fernandes, evanescente, e il gol del Cile che dimezza lo svantaggio regala un pò di fiducia in più. Dopo 8', però, è l'Honduras ad andare vicinissimo al gol con Suazo che, tutto solo davanti alla porta svizzera, riesce a mettere fuori di testa. L'occasione comincia a far tremare le gambe agli elvetici, che invece di lanciare l'assalto per la qualificazione si lasciano premere nella loro metà campo dall'Honduras, che ormai è fuori. Ma soltanto con i calci piazzati la Svizzera impensierisce l'Honduras, come avviene al 20' con un'occasione di Yakin. Il tempo scorre, Hitzfeld manda in campo Frei al posto di N'Kufo e il pressing finale viene lanciato. Ma è ancora l'Honduras, per la seconda volta, a sfiorare il gol con un numero di Alvarez che colpisce il pallone con forza ma Benaglio, con la punta delle dita, si supera e riesce a deviare in angolo. Più la Svizzera dovrebbe attaccare, più è l'Honduras a premere, come se la paura di avvicinarsi all'obiettivo dei più illustri antenati - tre volte ai quarti nel 1934, 1938 e 1954 - paralizzasse gli uomini di Hitzfeld. Già a 10 minuti dalla fine, tutto sembra scritto, le due contendenti di Bloemfontein non hanno più molto da dire. È anzi, di nuovo, l'Honduras a sfiorare il colpo: prima con Suazo, che va in gol ma viene segnalato in fuorigioco, poi con Turcios, Chavez e Welcome che, su corner, si vedono sfilare davanti il pallone senza riuscire a deviarlo in rete. Finisce con l'Honduras che esce impietosamente da questo Mondiale senza una vittoria e senza nemmeno la soddisfazione di aver segnato un gol, e la Svizzera che - dopo le grandi speranze suscitate nel match d'apertura vinto contro la Spagna - rientra nei ranghi e non riesce a riscattare la deludente performance di due anni fa, agli Europei organizzati in casa, e fa peggio del 2006, quando perse ai rigori agli ottavi contro l'Ucraina, poi avversaria dell'Italia.

Questo il tabellino completo del match:

Svizzera (4-4-2): Benaglio; Lichtsteiner, Grichting, Von Bergen, Ziegler; Barnetta, Inler, Huggel (33' st Shaqiri), Fernandes (1' st Yakin); Derdiyok, Nkufo (24' st Frei). (12 Wolfli, 21 Leoni, 3 Magnin, 14 Padalino, 18 Bunjaku, 20 Schwegler, 22 Eggimann, 4 Senderos). All. : Hitzfeld.

Honduras (4-4-2): Valladares; Chavez, Figueroa, Bernardez, Sabillon; Alvarez, W. Palacios, Suazo (42' st Turcios), Thomas; J. Palacios (33' st Welcome), Nunez (22' st Martinez Ramos). (1 Canales, 22 Escober, 4 J. Palacios, 9 Pavon, 13 Espinoza, 14 Garcia, 20 Guevara, 21 Izaguirre, 23 Mendoza). All. : Rueda.

Arbitro: Baldassi (Arg).

Ammoniti: Fernandes, Thomas, Suazo, Chavez, W. Palacios per gioco falloso.

Angoli: 5-3 per la Svizzera. Recupero: 1' e 4'. Spettatori: 28. 042.



Svizzera-Honduras, probabili formazioni (24/6) 
Queste le probabili formazioni di Svizzera-Honduras, 6/a partita del Gruppo H di qualificazione del Mondiale sudafricano, in programma domani (alle 20,30), nel Free State Stadium di Bloemfontein:

Svizzera (4-4-2): 1 Bonaglio, 2 Lichtsteiner, 5 Von Bergen, 13 Grichting, 17 Ziegler, 7 Barnetta, 8 Inler, 6 Huggel, 16 Fernandes, 9 Frei, 10 Nkufo. (12 Wolfli, 21 Leoni, 3 Magnin, 4 Senderos, 22 Eggimann, 14 Padalino, 20 Schwegler, Shaqiri, 15 Yakin, 18 Bunjaku, 19 Derdyck). All. : Hitzfeld.

Honduras (4-2-3-1): 18 Valladares, 23 Mendoza, 2 Chavez Guity, 3 Maynor Figueroa, 21 Izaguirre, 8 W. R. S. Palacios, 20 Guevara, 19 Turcios, 15 Martinez Ramos, 13 Espinoza, 11 Suazo. (1 Canales, 22 Escober, 4 J. E. C. Palaciosa, 5 Bernardez, 6 Thomas, 7 Nunez, 8 W. R. S. Palacios, 14 Garcia, 16 Sabillon, 9 Pavon, 10 J. N. S. Palacios, 12 Welcome). All. : Rueda.

Arbitro: Baldassi (Arg).



La situazione nel girone H (21/6) 
La Spagna si rimette in corsa dopo lo scivolone contro la Svizzera della prima giornata e per Del Bosque e i suoi sarà sufficiente battere il Cile negli ultimi 90', con qualsiasi punteggio ed a prescindere dall'esito di Svizzera-Honduras, per essere certi della qualificazione agli ottavi. Gli iberici salirebbero infatti a 6 punti con una differenza reti - come minimo - di +2 contro +1 del Cile (attualmente è +2 per i sudamericani e +1 per le furie rosse, che ovviamente si rovescerebbe in caso di vittoria spagnola). In caso di pareggio sarà sufficiente alla Spagna - per passare il turno - che anche la Svizzera ottenga almeno il medesimo risultato, avendo differenza reti favorevole sui rossocrociati, +1 contro 0. Il Cile passa se non perde, ma anche se perde e la Svizzera non vince. In caso di arrivo delle tre squadre a quota 6 punti, detto che la Spagna comunque sarebbe promossa, tra Cile e Svizzera varrebbe la differenza reti che parte da +2 per la formazione di Bielsa e 0 per quella di Hitzfeld. La Svizzera è legata principalmente alla necessità di ottenere un risultato migliore della Spagna, mentre anche l'Honduras è ancora in corsa: potrebbe vincere ed arrivare a 3 punti alla pari di Svizzera e Spagna, dovendo tuttavia risistemare la differenza reti nei confronti di queste due nazionali: si parte dal +1 iberico, 0 elvetico e -3 centro-americano.



Amara consolazione: il primato di imbattibilità è elvetico (21 giugno) 
La Svizzera ha stabilito il nuovo record assoluto di imbattibilità nella storia dei Mondiali di calcio a livello di squadra con 559'. Il precedente record, 550', apparteneva all'Italia, che lo aveva stabilito fra il 1986 e il 1990. Nello specifico, gli azzurri subirono gol al 57' di Francia-Italia 2-0, il 17 giugno 1986, negli ottavi di finale di Messico '86 (autore Stopyra), poi rimasero imbattuti per i restanti 33' di quel match e i primi 517' di Italia '90, formati dalle intere gare contro Austria (1-0), Stati Uniti (1-0), Cecoslovacchia (2-0), Uruguay (2-0) ed Eire (1-0) ed i primi 67' di Italia-Argentina del 3 luglio 1990, semifinale di quel torneo, quando segn• l'1-1 Caniggia (poi l'Argentina vinse ai rigori). La Svizzera non subiva gol ai Mondiali da 559', ovvero dal 2 luglio 1994, quando in Spagna-Svizzera 3-0 - ottavi di finale - l'ultimo gol iberico fu segnato su rigore da Beguiristain all' 86ø. Da allora sono passati i restanti 4' di quel match più le intere gare contro Francia (0-0), Togo (2-0), Sud Corea (2-0) ed Ucraina (0-0 al 120') a Germania 2006 e contro la Spagna (1-0) nel mondiale in corso, oltre ai primi 75' del match col Cile di oggi, fino al gol di Gonzalez.



In dieci uomini (Behrami espulso) la Svizzera resiste solo fino al 75' (21 giugno) 
È durata 75 minuti la resistenza della Svizzera, condotta per lunga parte in inferiorità numerica per la severa ma ingenua espulsione dell'ex laziale Behrami: al quarto d'ora dalla fine le scorribande del Cile hanno trovato la loro conclusione con Gonzalez, attaccante del Cska Mosca, che ha schiacciato in porta un cross di Paredes e lanciato i sudamericani in testa al girone: una posizione che cercheranno di mantenere nell'ultima partita contro la Spagna. L'espulsione di Behrami alla mezz'ora del primo tempo ha condizionato la partita: fino ad allora il Cile aveva avuto la superiorità territoriale, ma si era fatto vedere solo con un paio di tiri da lontano. La Svizzera si è chiusa molto bene e difesa con grande ordine, e non è capitolata prima di essersi concessa il lusso di battere addirittura il record i imbattibilità ai mondiali, 559 minuti senza prendere un gol in una Coppa del mondo, superando di appena 9 minuti l'inviolabile porta dell'Italia del 1990 difesa da Walter Zenga. Nell'ultima sfida con l'Honduras possono comunque trovare i punti qualificazione Nella sfida fra le due sorprese del gruppo H che rimangono entrambe in piena corsa per la qualificazione, c'era moltissima provincia italiana: l'udinese Sanchez è stato uno dei protagonisti della sfida, con il suo infaticabile lavoro sulla fascia destra è andato in continuazione alla ricerca del dribbling e si è anche mangiato un gol clamoroso a inizio ripresa. Dall'altra parte, un'altra occasione incredibile che a tempo quasi scaduto avrebbe significato il pareggio, se l'è divorata il suo compagno di club Inler, che non ha saputo sfruttare un tacco di Bunjaku. In una partita tesa e cattiva (arbitrata con la legge marziale da Al Ghamdi, un rosso e nove ammonizioni) c'erano però anche Isla (il terzo della pattuglia friulana), il reggino Carmona, il doriano Ziegler e il laziale Lichtsteiner. Dall'espulsione di Behrami il Cile si è riversato nell'area rossocrociata e ha fatto impazzire i difensori con il suo attacco fatto di giocatori rapidi e tecnici, che soffrono però l'assenza di una punta centrale che faccia da punto di riferimento a tutto il reparto. Biesla con i cambi (Paredes, Valvidia e Gonzalez, l'autore del gol), è riuscito a dare ancora più numeri di qualità al Cile e al 75' è stata piegata la resistenza Svizzera. Gli elvetici hanno cercato il pareggio (sbagliando un'occasione d'oro con Inler) e rischiato qualcosa in contropiede come quando, in pieno recupero, un intervento di Von Bergen su Valvidia è stato giudicato regolare (il cileno si è beccato anche un'eccessiva ammonizione per simulazione): il penalty non avrebbe cambiato l'esito della partita, ma sarebbe stato importantissimo per un girone dove la differenza reti potrebbe emettere verdetti decisivi.

Questo il tabellino completo della gara:

CILE (3-3-1-3): Bravo, Medel, Ponce, Jara, Isla, Carmona, Vidal (1' st Valdivia), Ferandez (20' st Paredes), Sanchez, Suazo (1' st Gonzalez), Beausejour. (12 Pinto, 23 Marin, 5 Contreras, 2 Fuentes, 13 Estrada, 19 Fierro, 20 Millar, 21 Tello, 16 Orellana). Ct: Biesla.

SVIZZERA (4-4-1-1): Benaglio, Lichtsteiner, Von Bergen, Grichting, Ziegler, Behrami, Fernandes (32' st Bunjaku), Huggel, Inler, Frei (42' pt Barnetta), Nfuko (23' st Derdiyok). (12 Woelfli, 21 Leoni, 22 Eggmann, 4 Senderos, 17 Magnin, 14 Padalino, 20 Schwelger, 23 Shaquiri, 18 Bunjaku, 15 Yakin). Ct: Hitzfeld.

ARBITRO: Al Ghamdi (Arabia Saudita).

MARCATORE: nel st 30 Gonzalez.

AMMONITI: Suazo, Nfuko, Carmona, Ponce, Barnetta, Inler, Fernandez per gioco scorretto, Medel per comportamento non regolamentare e Valdivia per simulazione.

ESPULSO: 31'pt Behrami per gioco scorretto.

RECUPERO: 2' e 3'. ANGOLI: 5-3 per il Cile.



Cile-Svizzera, probabili formazioni (20 giugno)
Queste le probabili formazioni di Cile-Svizzera, partita del girone H del Mondiale, in programma domani alle ore 16 al Nelson Mandela Bay Stadium di Port Elizabeth:

Cile (4-3-3): 1 Bravo, 4 Isla, 17 Medel, 3 Ponce, 8 Vidal, 6 Carmona, 20 Millar, 14 Fernandez, 7 Sanchez, 15 Beausejour, 9 H. Suazo. (12 Pinto, 23 Marin, 5 Contreras, 18 Jara, 2 Fuentes, 21 Tello, 19 Fierro, 13 Estrada, 10 Valdivia, 11 Gonzales, 22 Paredes, 16 Orellana). All. : Marcelo Bielsa.

Svizzera (4-4-2): 1 Benaglio, 2 Lichtsteiner, 5 Von Bergen, 13 Grichting, 3 Ziegler, 7 Barnetta, 8 Inler, 6 Huggel, 16 Fernandes, 18 Derdiyok, 10 Nkufo. (12 Wolfli, 21 Leoni, 3 Magnin, 22 Eggimann, 11 Behrami, 14 Padalino, 20 Schwegler 23 Shaqiri, 9 Frei, 15 Yakin, 18 Bunjaku). All. : Ottmar Hitzfeld.

Arbitro: Khalil Al-Ghamdi (Arabia Saudita).



Senderos salterà le prossime due partite (17 giugno) 
Per l'infortunio alla caviglia riportato nel vittorioso esordio della Svizzera contro la Spagna (1-0), il difensore elvetico Philippe Senderos dovrà saltare le prossime due partite. Lo ha annunciato Marco von Ah, il portavoce della squadra, precisando che gli esami radiografici eseguiti oggi a Johannesburg hanno evidenziato che non vi sono fratture e che si tratta solo di una distorsione, sia pure piuttosto dolorosa. Senderos, che gioca in Premier League e che la settimana scorsa è passato dal Fulham all'Arsenal, sta già meglio e la visita medica lo ha rincuorato, secondo Von Ah. La Svizzera lunedi prossimo incontrerà il Cile nel secondo turno del gruppo H e il 25 giugno se la vedrà contro l'Honduras. Oltre a Senderos, altri due giocatori elvetici sono acciaccati: l'attaccante Alex Frei ha un problema alla caviglia, e il centrocampista Valon Behrami per un risentimento muscolare segue ancora un programma di allenamenti differenziato.



Hitzfeld placa l'euforia: "Col Cile sarà dura come con la Spagna" (17 giugno) 
L'elogio del gruppo, della tattica sulla tecnica, della solidità sulla genialità. Ma il vero artefice di questo piccolo capolavoro è lui, Ottmar Hitzfeld il perfezionista. L'impresa della sua Svizzera contro la superfavorita Spagna viene salutata in patria con toni trionfalistici. «Coraggio, lucidità, opportunismo: la Svizzera guadagna il diritto di sognare», il titolo di Le Temps, che afferma di aver visto «forse la prestazione più sbalorditiva di tutta la storia del calcio elvetico». Dello stesso tenore gli altri giornali: per Le Matin è stato un «match d'antologia», per 24 Heures il successo è merito di «un tecnico fuori del comune, un portiere eccezionale e una difesa di ferro», anche se ammette che è stato quasi un «miracolo», visto che la Spagna ha avuto quasi sempre in mano la partita. Gelson Fernandes, autore del gol-partita che ha mandato al tappeto le 'Furie Rossè, ieri sera dopo la partita ha saltato i festeggiamenti nello spogliatoio e sul pullman con la squadra perchè stanco, ma anche per le lungaggini dei controlli antidoping. Il centrocampista di origini capoverdiane si sente tutt'altro che un eroe: «Non è stato il gol più bello che ho segnato, ma il più importante della mia carriera. D'altronde non segno molto. Il gol? Ce lo siamo meritato, abbiamo lavorato sodo e corso molto. È qualcosa di memorabile aver segnato contro una squadra come la Spagna, che ha tanti giocatori di gran classe e qualità a livello mondiale». «L'euforia è importante ma noi dobbiamo dimenticare adesso tutto questo e rivolgere la nostra attenzione al prossimo match», ha tuttavia ammonito. L'appuntamento è fissato per lunedì a Port Elizabeth, gli svizzeri si troveranno di fronte il Cile, e chi dovesse vincere in pratica sarà già agli ottavi. «Rispetto agli Europei del 2008 (la Svizzera fu subito eliminata arrivando ultima nel girone, ndr) siamo cresciuti molto - continua Fernandes -. Allora eravamo troppo giovani. Ma adesso abbiamo dimostrato le nostre qualità, il nostro modo di giocare compatti, di difendere insieme. E poi abbiamo un super allenatore. La vittoria ci ha dato morale ma dobbiamo restare con i piedi per terra, perchè tutto deve ancora avvenire. Contro il Cile sarà una partita molto difficile, dobbiamo restare concentrati, ma anche essere ambiziosi». Contro il Cile Hitzfeld ha un dubbio in attacco: deve decidere se ripresentare il modulo messo in campo contro la Spagna, dando fiducia a Derdiyok, oppure reinserire il capitano Alexander Frei, ormai in via di guarigione dall'infortunio alla caviglia «Quando abbiamo perso Frei ho deciso istintivamente di scommettere su Derdiyok - ha spiegato il ct - avevamo bisogno di un attaccante forte fisicamente, qualcuno in grado di creare confusione nella difesa avversaria». Ma, al di là dell'attacco, forse la vittoria sulla Spagna si è decisa a centrocampo, per merito soprattutto di Inler. «Per noi è stato estremamente importante», ha ammesso Hitzfeld. «Sono molto felice, e molto soddisfatto di questa eccellente partenza - ha concluso - Era quello di cui avevamo bisogno per affrontare con decisione la gara con il Cile. Con il quale avremo le stesse difficiltà di gioco avute contro la Spagna. Adesso sono sicuro che la mia squadra entrerà nella partita con una grande fiducia in se stessa. Per superare il Cile dobbiamo andare oltre». Prima che un grande tecnico, Hitzfeld viene descritto dai suoi stessi giocatori come un grande psicologo: «Prima della partita ci ha detto di credere nelle nostre possibilità di guadagnare un punto o forse tre. Tra di noi tutto si è giocato a livello mentale», ha detto Nkufo. «Abbiamo battuto la Spagna - conclude - ma non è cambiato niente. Non si può vivere di questa vittoria contro la Spagna, perchè non ci qualifica. Per passare agli ottavi dobbiamo restare umili e lavorare duro». La ricetta di Hitzfeld - 25 trofei e due Champions vinti in carriera - è sempre stata questa e funziona sempre.



Un paese in estasi, istituzioni comprese (16 giugno) 
Battendo la Spagna, la Svizzera ha creato la prima grandissima sorpresa del Mondiale sudafricano. Ed i primi stupiti sono proprio gli stessi elvetici, che credevano poco nelle possibilità della propria formazione. Appunto per questo motivo, l'entusiasmo dopo la vittoria è stato ancora più grande. Comiciando dal parlamento. Da buoni svizzeri, i parlamentari in seduta oggi a Berna, avevano deciso di non sospendere i lavori durante la partita. La mozione era stata accettata nettamente, con 135 voti a favore, 30 contro e 14 astensioni. Tuttavia, sin dall'inizio della gara, une trentina di «dissidenti» si sono piazzati davanti ai televisori. Poi, proprio mentre la camera stava per votare una legge sull'assicurazione malattia, Gelson Fernandes ha segnato per la Svizzera. La presidentessa della camera bassa, Pascale Bruderer, ha cercato dapprima di riportare la calma in aula, ma ad un quarto d'ora dalla fine della partita, ha rinunciato ed ha deciso di sospendere i lavori. Tutti i parlamentari si sono riuniti ed hanno «sofferto» per gli ultimi quindici minuti della gara. Al fischio finale, la presidentessa ha complimentato la squadra, accompagnata dagli urli e gli applausi dei colleghi. Il lavori sono quindi ripresi. Questo aneddoto è abbastanza sintomatico dell'atmosfera che si vive in Svizzera. Per varie settimane, quasi tutti i tifosi e gran parte dei media, erano convinti che la Svizzera non avesse alcuna possibilità di battere la Spagna. Per loro la partita importante era quella di lunedì prossimo, contro il Cile per il secondo posto del girone, sicuri che il primo era destinato alla Spagna, che nei 18 scontri diretti gli elvetici non avevano mai battuto. Si respirava quindi un clima poco entusiasta nelle città prima della partita, con poche bandiere. Queste sono uscite subito dopo il fischio finale, accompagnate, un pò in tutte le località elvetiche, da concerti di clacson, di solito maggiormente azionati da tifosi italiani, spagnoli o portoghesi. Lo stupore, l'orgoglio e la gioia hanno anche caraterizzato i titoli dei principali mezzi di informazione. Il quotidiano di Losanna «Le Matin» ha titolato : «impresa storica» sul suo sito internet. «Sensazionale», ha scitto il zurighese «Blick», quotidiano più letto nel paese. «La Svizzera crea un incredibile sorpresa contro il campione d'Europa»: il titolo del giornale gratuito «20 minutes» riassume il sentimento generale. Tuttavia, come detto dall'ex-nazionale Alexandre Comisetti, ora opinionista alla televisione nazionale: «questa storica impresa avrà un senso se la Svizzera riuscirà a confermare contro Cile e Honduras ed a passare il turno. » Ma ora, tutti sono molto più fiduciosi e certamente per la gara contro il Cile di lunedì (ore 16), il parlamento non attenderà l'ultimo quarto d'ora per sospendere i lavori.



Parla il match-winner Fernandes (16 giugno)
«È il più bel gol della mia vita». È il commento entusiasta di Gelson Fernandes nel descrivere la rete che ha permesso alla Svizzera di battere clamorosamente la Spagna nella partita d'esordio dei Campioni d'Europa a Sudafrica 2010. «Ho seguito l'istinto e ho segnato il gol», ha detto Fernandes ai microfoni di Sky nel dopopartita, aggiungendo che ora la nazionale elvetica «deve rimanere con i piedi per terra perchè ci sono ancora molte partite» da giocare.



Il miracolo di Hitzfeld: Spagna battuta! (16 giugno) 
Altro che Invincibile Armata, sono bastati i ragazzotti svizzeri per liquidare i superquotati spagnoli campioni d'Europa. Vittoria meritata quella della squadra della vecchia volpe Hitzfield, che ha chiuso la prima tornata di incontri della fase preliminare con la sorpresa più grande, ridimensionando in modo drastico le ambizioni di Iniesta e compagni. Le Furie rosse hanno tenuto fede alla loro fama soltanto perchè non si sono risparmiati neppure un secondo, ma tutta la loro frenesia si è tramutata in precipitazione in attacco e panico permanente in difesa. Non si è salvato nessuno fra gli iberici, che nel primo tempo hanno avuto sempre l'iniziativa riuscendo però sempre ad andare a sbattere contro il muro svizzero. Nel secondo tempo, sono bastati un paio di contrattacchi elvetici per far tremare le gambe a Puyol e compagni, celebrati titolari di un reparto arretrato addirittura inguardabile. Ottima la Svizzera, veloce ed efficace a centrocampo con l'udinese Inler, Derdiyok davanti che è sembrato imprendibile e una retroguardia fondata su un ottimo Grichting. Straordinaria la rete segnata da Fernandes, un ragazzo di Capo Verde che si era messo già in luce nell'ultima amichevole contro gli azzurri, impazzito di gioia dopo l'impresa nel «suo» continente. Del Bosque si è presentato spregiudicato, senza Torres ma con il recuperato Iniesta a sostegno di David Villa e Silva a sinistra. Gli svizzeri replicano con un 4-4-2 che prevede in attacco il trentacinquenne centravanti N'Kufo appoggiato dal giovane gigante del Bayer Leverkusen Derdiyok. Fin dall'inizio l'iniziativa è saldamente nelle mani spagnole, che non hanno però grandissime occasioni. Anzi, bisogna aspettare 25' per vederne una, con Piquè che viene lanciato in profondità, e soltanto il ritorno vincente di Gritching evita il peggio per gli elvetici. i quali impegnano però per la prima volta Casillas due minuti più tardi con una punizione del sampdoriano Ziegler. La partita si anima, gli spagnoli attaccano a testa bassa ma lo fanno con troppa precipitazione e finiscono per impattare sulla solida difesa svizzera, che non si scompone. Si fa male Senderos, l'ex milanista esce dal campo tenendosi la testa fra le mani, il primo tempo si conclude con due pericoli firmati dal valenciano David Silva, che per due volte se ne va da solo pericolosissimko vero Benaglio, la prima volta il suo cross viene deviato, la seconda mette un pallone sul secondo palo dove nessun compagno arriva per spingerlo in rete. Dopo l'intervallo, gli svizzeri rientrano più aggressivi in contropiede. La Spagna attacca ma al 7', sulla rimessa lunga di Benaglio, Huggel prolunga di testa per Derdiyok che evita l'uscita di Casillas. Arriva alla disperata Piquè che, da terra, tocca anche il pallone con la mano ma Fernandes, che ha seguito l'azione, si catapulta e manda la palla in rete. Un errore di disattenzione generale della difesa che mette in apprensione gli spagnoli e spinge Del Bosque a mandare subito in campo Fernando Torres. Intanto, però, la retroguardia della Spagna - che ormai va nel panico a ogni attacco svizzero - rischia di capitolare ancora. Le Furie rosse si riversano con tutta la potenza di fuoco nella metà campo svizzera, David Villa se ne va da solo e Benaglio deve uscire per fermarlo, Iniesta manda fuori di poco un pallone a girare sul palo. La carica è guidata da Fernando Torres, l'attaccante del Liverpool sembra scatenato ma gli manca la concretezza. Al 26' clamorosa traversa colta da Xabi Alonso con un gran tiro da appena fuori area sugli sviluppi di un corner, ma alla mezz'ora sono gli elvetici che hanno l'occasione più ghiotta per chiudere la partita con una straordinaria azione in contropiede. Se la confeziona Derdiyok che poi però, sull'uscita di Casillas, spedisce il pallone sulla traversa. Attacchi disperati dei campioni d'Europa fino al fischio finale di Webb, poi la gioia della Svizzera, protagonista della prima vera grande impresa di questo primo turno della fase preliminare.

Questo il tabellino completo della gara:

SPAGNA (4-4-2): Casillas, Sergio Ramos, Piqué, Puyol, Capdevila, Busquets (16' st Torres), David Silva (17' st Jesus Navas), Xabi Alonso, Xavi, Iniesta (32' st Pedro), Villa. All. Vicente Del Bosque.

SVIZZERA (4-4-2): Benaglio, Lichtsteiner, Senderos (36' pt von Bergen), Grichting, Ziegler, Barnetta (47' st Eggimann), Inler, Huggel, Gelson Fernandes, Derdiyok (34' st H. Yakin), Nkufo. All. Ottmar Hitzfeld.

ARBITRO: Webb (Ing).

MARCATORE: nel st 7' Gelson Fernandes.

AMMONITI: Ziegler, Grichting e H. Yakin per gioco pericoloso, Benaglio per comportamento antiregolamentare.

RECUPERO: 1' e 6'.





Spagna-Svizzera: probabili formazioni (15 giugno) 
Queste le probabili formazioni di Spagna-Svizzera, partita del Girone H del Mondiale, in programma domani alle ore 16 al Durban Stadium di Durban:

SPAGNA (4-2-3-1): 1 Casillas, 15 Sergio Ramos, 5 Puyol, 3 Piquè, 11 Capdevila, 14 Xabi Alonso, 16 Busquets, 22 Jesus Navas, 8 Xavi, 21 David Silva, 7 Villa. (12 Valdes, 23 Reina, 2 Raul Albiol, 4 Marchena, 17 Arbeloa, 6 Iniesta, 10 Fabregas, 20 Javi Martinez, 9 Torres, 13 Mata, 18 Pedro, 19 Llorente). All. : Del Bosque.

SVIZZERA (4-4-2): 1 Benaglio, 2 Lichtsteiner, 4 Senderos, 13 Grichting, 3 Ziegler, 8 Inler, 6 Huggel, 7 Barnetta, 16 Fernandes, 18 Bunjaku, 10 Nkufo. (12 Wolfli, 21 Leoni, 5 Von Bergen, 17 Spycher, 20 Magnin, 22 Eggimann, 11 Behrami, 14 Padalino, 23 Shaqiri, 9 Frei, 15 Yakin, 19 Derdiyok). All. : Hitzfeld.

ARBITRO: Webb (Ing).





Allarme Frei: è in dubbio per la Spagna (10 giugno).  
Alex Frei, capitano della nazionale svizzera, tiene in apprensione il suo ct Ottmar Hitzfeld a causa di una distorsione alla caviglia destra che ne mette in dubbio l'utilizzo nella partita contro la Spagna, in programma martedì 16 giugno. Frei si è infortunato in allenamento, scontrandosi con il compagno Steve Von Bergen, ma dovrebbe comunque arrivare con il resto della squadra a Johannesburg, nella speranza che non siano stati interessati i legamenti. La sua presenza contro le "Furie rosse" è comunque in forte dubbio. Dopo l'incidente è stato subito portato in ospedale, dove lo ha visitato il medico del team Cuno Wetzel. La prima diagnosi per il giocatore del Basilea parla di distorsione e contusione.



I CONVOCATI - Questi i 23 giocatori selezionati da Ottmar Hitzfeld per i Mondiali 2010 (tra parentesi i rispettivi club d'appartenenza):

Portieri: Diego Benaglio (Wolfsburg), Johnny Leoni (Zurigo), Marco Woelfli (Young Boys). Difensori: Mario Eggimann (Hannover), Stéphane Grichting (Auxerre), Stephan Lichtsteiner (Lazio), Philippe Senderos (Arsenal), Christoph Spycher (Eintracht Francoforte), Steve Von Bergen (Hertha Berlino, Reto Ziegler (Sampdoria). Centrocampisti: Tranquillo Barnetta (Bayer Leverkusen), Valon Behrami (West Ham), Gelson Fernandes (St-Etienne), Benjamin Huggel (Basilea), Goekhan Inler (Udinese), Marco Padalino (Sampdoria), Pirmin Schwegler (Eintracht Francoforte), Xherdan Shaqiri (Basilea), Hakan Yakin (Lucerna). Attaccanti: Eren Derdiyok (Bayer Leverkusen), Alexander Frei (Basilea), Blaise Nkufo (Twente), Marco Streller (Basilea).



ELVETICI NEL GIRONE H - Non sarà affatto una passeggiata per la Svizzera cercare di ottenere l'accesso agli ottavi di finale. Inserita nel girone H, la nazionale guidata da Hitzfeld dovrà vincere soprattutto la concorrenza del Cile. L'esordio avverrà nel difficile incontro con la Spagna (16 giugno), poi gli svizzeri affronteranno il Cile in quello che probabilmente sarà uno scontro diretto per il secondo posto (21 giugno) e chiuderanno con la gara contro l'Honduras, in cui è assolutamente vietato perdere punti (25 giugno).



LA STELLA: Alexander Frei. Nato nel 1979, Alexander Frei è uno dei migliori talenti del calcio elvetico. Cresciuto nelle giovanili del Basilea, ha debuttato a 18 anni nella prima divisione svizzera, poi ha girato alcuni dei principali club elvetici (Thun, Lucerna e Servette) prima di emigrare in Francia, nel Rennes, nel 2003. Dopo tre stagioni in Francia, Frei disputa un ottimo Mondiale nel 2006 e viene ingaggiato dal Borussia Dortmund, dove milita per tre stagioni, prima di tornare nel club che l'ha lanciato, il Basilea, divenendone uno dei prezzi pregiati. Se agli Europei ha sempre deluso (nel 2004 sputa a Steven Gerrard in un match contro l'Inghilterra negando il gesto e senza chiedere poi scusa, mentre nel 2008 uno strappo ai legamenti del ginocchio lo estromette dalla competizione nella partita d'esordio), ai Mondiali del 2006 si è visto l'Alexander Frei che tutta la Svizzera ama: quattro presenze e due gol che hanno portato gli elvetici fino agli ottavi di finale, superando il proprio girone al primo posto sopra la Francia, che poi sarebbe diventata vicecampione, giunta seconda.



LE QUOTE - La vittoria mondiale della Svizzera è improbabile secondo i bookmakers, che hanno fissato quote tra i 150 e i 200. Anche nelle dinamiche del girone H, per il secondo posto gli elvetici sono leggermente sfavoriti rispetto al Cile. Queste invece le quote relative alle singole gare che la Svizzera disputerà:



SPAGNA-SVIZZERA

1: 1. 33 (Betfair), 1. 3 (Bwin), 1. 35 (Betclic)

X: 4. 35 (Betfair), 4. 5 (Bwin e Betclic)

2: 10 (Betfair), 9 (Bwin e Betclic)



CILE-SVIZZERA

1: 2. 1 (Betfair), 2. 2 (Bwin)

X: 3. 2 (Betfair), 3. 3 (Bwin)

2: 3. 25 (Betfair), 2. 9 (Bwin)



SVIZZERA-HONDURAS

1: 1. 8 (Betfair e Bwin)

X: 3. 3 (Betfair e Bwin)

2: 4. 25 (Betfair), 4. 2 (Bwin)



IL PALMARES - Il miglior risultato ottenuto dalla Svizzera ai Mondiali sono i quarti di finale raggiunti in tre occasioni (1934, 1938 e 1954). Agli Europei, invece, la Svizzera non è mai andata oltre il primo turno (1996, 2004 e 2008).



I RECORD - Il giocatore che vanta più presenze in nazionale è l'ex centrocampista Heinz Hermann (117). Il miglior goleador della storia degli elvetici è invece Alexander Frei, che proverà a migliorare in questi Mondiali il suo personale bottino di 40 reti con la maglia della Svizzera. .
Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Giugno 2010, 12:35
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