Messi, in finale appuntamento
con la storia... e con Maradona

Messi, in finale con la Germania c'è un appuntamento con la storia... e con Maradona

di Marco Lobasso
ROMA - Un chiodo fisso, anzi due: battere la Germania e diventare grande quanto Maradona. Leo Messi a tre giorni dal giorno pi importante della sua vita, della partita delle partite, della svolta. Lo aveva promesso a inizio Mondiale: Il 13 luglio non prendo impegni, sar al Maracan con la mia squadra.



Promessa mantenuta, ma ora bisogna vincere. «Un grande abbraccio a tutta l'Argentina - dice Leo, 4 gol in 6 partite -, e una dedica speciale per Jorge Topo Lopez. La vittoria con l'Olanda è per te e le tua famiglia». Sensibile come sempre la Pulce, che ha ricordato lo sfortunato giornalista argentino morto in un incidente automobilistico proprio martedì in Brasile. Era suo amico da tempo, da quando non era ancora maggiorenne. Poi, silenzio e concentrazione. In questi giorni di vigilia tutti a chiedersi se Messi raggiungerà Maradona nell'Olimpo dei più grandi sempre.



A Leo manca il Mondiale che ora è lì a portata di mano. Maradona lo spinge da par suo, con onestà; da ct la sua Argentina era uscita nei quarti, 4-0 proprio dalla Germania; da giocatore 1-1 nelle due finali mondiali dell'86 e del '90. «Battere la Germania non è impossibile. E' pura allegria per me che l'Argentina sia giunta in finale». Dei suoi burrascosi precedenti con gli odiati rivali tedeschi Diego non parla, ma l'incitamento c'è sempre: «Ai tifosi dico di non smettere di festeggiare. Lo faranno anche domenica dopo la finale. Questa squadra ha una difesa che non sbaglia mai, che non fa giocare. Con l'Olanda non siamo stati super, ma loro non hanno fatto nulla». Poi l'accenno polemico: «Oggi l'Argentina ha giocatori che lottano per la maglia. Quattro anni fa giocavano per i soldi».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Luglio 2014, 09:25
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