Errani è carica per gli Internazionali BNL:
"Ma ancora non penso a Serena"

Errani è carica per gli Internazionali BNL: "Ma ancora non penso a Serena"

di Paolo Cappelleri
Alla vigilia del suo esordio agli Internazionali BNL di Roma, Sara Errani vuole affrontare «una partita alla volta». Sorvola sui ricordi dell'infortunio fatale nella finale persa un anno fa contro Serena Williams, ed evita di pensare al possibile incrocio con la statunitense numero uno al mondo, che questa volta arriverebbe ben prima, agli ottavi. «Per il momento il mio obiettivo è il secondo turno – ha spiegato -. A Roma voglio sempre fare bene e ci proverò, anche se si sa che c'è tanta tensione. Spero che il pubblico mi aiuti». «Ora l'ottavo di finale lo vedo molto, molto lontano, prima ci sono due partite da vincere. Spero vivamente di arrivarci, solo poi penserò alla Williams», ha assicurato Errani, che se si guarda dietro rimugina ancora sul ko al secondo turno dell'Open di Madrid e ai tre match point sciupati contro la russa Anastasia Pavlyuchenkova. «Mi ha lasciato tanto rammarico, ci sono andata molto vicina ma a volte il tennis funziona così - ha spiegato la numero 15 del mondo -. Condizioni e sensazioni possono cambiare da un giorno all'altro, a volte stai bene e poi capita una cavolata tipo la febbre. Per questo è importante essere pronti mentalmente ad affrontare giornate positive e negative».



Allora meglio concentrarsi sul primo ostacolo, la slovacca Daniela Hantuchova, numero 56 del ranking. «È una giocatrice aggressiva, se in giornata può fare molto male, dovrò essere aggressiva solida, cercare di farla muovere – ha notato Sara Errani -. Non so se sia andata peggio a me o a lei, partite facili non ce ne sono facili e questi primi turni sono pazzeschi. Io voglio fare il mio gioco, speriamo che mi aiutino la terra e il pubblico di Roma».



La bolognese arriva all'appuntamento dopo una stagione diversa dalle precedenti, e garantisce che la separazione da Roberta Vinci e l'addio al doppio non hanno lasciato scorie negative. «Sono tranquilla, non ho mai giocato solo il singolare e ora posso concentrarmi di più su questo. È un capitolo nuovo per me, sto sperimentando, posso concentrarmi di più vediamo come va. Magari un giorno cambierò idea, ma per il momento va bene - ha raccontato la ventottenne, nel clou di una stagione sulla terra rossa che vorrebbe sempre più lunga -. Mi ha aiutato andare in Sudamerica e giocare tre tornei piccoli come non potevo fare anni prima. Poi vincere il torneo Rio è stato molto positivo, ho giocato partite complicate con un caldo incredibile. Anche a Miami ho vinto due belle partite, e a Stoccarda non sono andata male con la Radwanska. Peccato solo per Madrid».
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2015, 18:58