GUERRA

Prigozhin è morto, colpito il jet dello chef di Putin. Mosca conferma: «Recuperate dieci salme»

Le ultime notizie sul mistero del volo fra Mosca e San Pietroburgo

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Prigozhin è morto, la conferma dell'Agenzia federale russa per il trasporto aereo

Ormai è certo, anche Rosaviatsia, l'Agenzia federale russa per il trasporto aereo, lo ha confermato: a bordo del jet abbattuto ieri tra Mosca e San Pietroburgo c'erano Yevgeny Prigozhin, ex 'chef di Putin' e capo delle milizie Wagner che due mesi fa tentò una marcia contro il Cremlino, il suo braccio destro comandante Dmitry Utkin, un altro vice del Gruppo Wagner, Valery Chekalov, e altri 4 paramilitari. In tutto 10 persone, i cui corpi sono stati «ritrovati e ricomposti», dicono i servizi di emergenza. «Niente accade in Russia senza che ci sia dietro Putin», commenta Biden. E a Zelensky, Meloni rinnova il sostegno dell'Italia: 'Al fianco dell'Ucraina senza esitazioni, nel 2014 sbagliammò.

Comitato investigativo russo: "Avviato procedimento penale"

Il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale per violazione delle regole della sicurezza aerea dopo lo schianto dell'aereo sul quale viaggiavano Yevgheny Prigozhin, il suo braccio destro Dmitry Utkin ed altre otto persone, tutte morte. Lo ha reso noto l'agenzia Ria Novisti, secondo cui un team investigativo è stato inviato sul luogo dell'incidente.

"Putin non perdona"

L'incidente aereo di Yevgeny Prigozhin «non è stato molto sorprendente». Perché, «dopo l'ammutinamento, la sensazione era quella che avrebbe fatto una brutta fine». Insomma, il presidente russo Vladimir Putin «non perdona queste cose». Così una fonte del Cremlino ha commentato con Meduza la morte del leader del gruppo Wagner. Dopo il tentato golpe di due mesi fa, aggiunge la stessa foto, Putin era arrivato alla conclusione che il capo del Gruppo Wagner non era più una «persona affidabile e gestibile». E «secondo la logica, le armi non dovrebbero essere nelle mani di una persona inaffidabile», ha sottolineato la fonte. Altre due fonti di Meduza vicine al Cremlino si sono dette sorprese dal fatto che Prigozhin non avesse «imparato nulla» dopo il suo fallito ammutinamento e avesse continuato a fare affari in Russia. Il riferimento è a un incontro che il leader del gruppo Wagner aveva avuto con funzionari dell'ufficio del sindaco di Mosca e dell'amministrazione regionale per discutere delle forniture alimentari per le istituzioni del settore pubblico. «Ha molto da fare in Africa, lui stesso fa affari con la leadership degli stati africani. Finora nessuno ha interferito con questo o lo ha costretto ad andarsene. Perché ha bisogno di contratti per i pasti scolastici qui, visti i rischi? Non è uno stupido, sembrava capire tutto», ha detto una delle fonti.

Batterie missilistiche contraeree nei pressi della zona dov'è precipitato il jet

«Non sono coincidenze», né il giorno, né il luogo in cui è precipitato l'aereo di proprietà del leader e fondatore del gruppo Wagner Prigozhin. Lo ha detto una fonte del governo russo citata a condizione di anonimato dal Moscow Times. «Non lontano dalla residenza del presidente a Valdaj, ci sono a guardia del cielo quattro batterie di S-300 PMU1», i sistemi di difesa missilistica, ha detto la fonte. «Il 23 giugno una marcia su Mosca. E il 23 agosto due missili. I conti tornano», ha aggiunto. Valdaj si trova nella regione di Tver.

La lista dei passeggeri sul jet precipitato

Oltre a Prigozhin e al cofondatore del gruppo Wagner Utkin, la Rosaviatsia elenca nei passeggeri Sergey Propustin, Yevgeny Makaryan, Alexander Totmin, Valeriy Chekalov e Nikolay Matuseev.

Chi sono

Oltre a Yevgeny Prigozhin e al suo braccio destro, il comandante Dmitry Utkin, sull'aereo era presente anche un altro vice del Gruppo Wagner, Valery Chekalov, ex uomo d'affari, associato alle strutture commerciali di Prigozhin e presunto responsabile del servizio di sicurezza della milizia. Lo riporta Baza. Tra i passeggeri, sono stati segnalati anche altri membri del Gruppo Wagner: Yevgeny Makaryan, Alexander Totmin, che avrebbe combattuto in Sudan, Serghei Propustin, lanciatore di granate, e Nikolai Matuseyev, sul quale non è stato possibile trovare informazioni.

Come membri dell'equipaggio sono stati indicati il comandante Aleksei Levshin, il copilota Rustam Karimov e l'assistente di volo Kristina Raspopova. 

Bielorussia, mercenari della wagner in fuga

Stanno cercando di lasciare la Bielorussia i mercenari del gruppo Wagner che, dietro ordine di Yevgeny Prigozhin, si erano trasferiti nel Paese dopo il tentato golpe su Mosca. Lo scrive il sito di informazione bielorusso Gayun parlando di un fuggi fuggi dopo la morte del leader della Wagner. Nell'area del campo Wagner nel villaggio di Tsel e nel distretto di Osipovichi in Bielorussia si verificano attualmente gravi interruzioni di 'Internet, aggiunge il gruppo di monitoraggio Gayun.

Agenzia federale del trasporto aereo russo confermato che Prigozhin e Utkin erano sull'aereo precipitato

Rosaviatsia, l'Agenzia federale del trasporto aereo russo, ha confermato che il leader e fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin e il suo braccio destro Dmitry Utkin erano a bordo dell'aereo precipitato in Russia. Lo riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti.

La tv Tsargrad: "Identificato cadavere di Prigozhin"

Il corpo del leader e fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin sarebbe stato identificato dopo lo schianto dell'aereo sul quale viaggiava nei pressi del villaggio di Kuzhenkino, nella regione di Tver, a nord di Mosca. Lo riporta la televisione russa Tsargrad.

Wagner Grey Zone: "Prigozhin è morto"

«Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota, Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all'Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!». Lo scrive il canale Telegram vicino ai Wagner Grey Zone.

L'Estonia: "Putin eliminerà gli oppositori"

La premier estone Kaja Kallas, commentando la presunta morte del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, ha detto citata dalla Cnn che «se è vero, mostra che Putin eliminerà gli oppositori e questo spaventa chiunque pensi di esprimere un'opinione diversa dalla sua».

La tv statale russa: "Prigozhin è morto"

L'emmitente televisiva statale Russia 24 ha dato la notizia della morte di Yevgeny Prigozhin. Si tratta della prima notizia ufficiale data dai media russi statali a livello federale sulla morte del leader di Wagner.

 

Il giallo del secondo aereo di proprietà Prigozhin in volo verso Mosca

Mentre gli occhi del mondo erano puntati sull'aereo che è caduto in Russia con il leader dei Wagner Yevgeny Prigozhin nella lista passeggeri, un secondo aereo di proprietà del capo dei mercenari stava volando sopra Mosca. A sostenerlo è il canale Telegram vicino ai Wagner Grey Zone, alimentando le speculazioni sul destino del fondatore del gruppo di combattenti. «Il secondo aereo privato di Yevgeny Prigozhin Embraer ERJ-135BJ 'Legacy 650' con il numero RA-02748, dopo l'abbattimento con la difesa aerea di un altro aereo di Prigozhin con il numero RA-02795, sta attualmente volando nel cielo sopra Mosca», ha scritto il canale poco dopo aver dato notizia del jet privato caduto nella regione di Tver. Dopo circa 40 minuti, Grey Zone ha scritto che il secondo aereo di Prigozhin «è atterrato all'aeroporto di Ostafyevo vicino a Mosca. Dove fosse alla fine lo stesso Yevgeny Prigozhin - al momento non ci sono dati esatti», ha aggiunto, mentre si fanno sempre più insistenti le notizie non confermate della morte del leader dei Wagner e del suo braccio destro Dmitry Utkin. A questo proposito, comunque, Grey Zone ha invitato gli utenti ad «aspettare informazioni verificate».

Podolyak: "Putin non perdona nessuno"

«A proposito di Prigozhin: vale la pena aspettare che la nebbia si dissolva... Nel frattempo è ovvio che Putin non perdona nessuno». Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. «Lui aspettava il momento. È ovvio che Prigozhin avesse firmato una speciale condanna a morte per sé nel momento in cui ha creduto alle bizzarre garanzie di Lukashenko e all'altrettanto assurda parola d'onore di Putin. L'eliminazione dimostrativa di Prigozhin e del comando Wagner due mesi dopo il tentativo di golpe è un segnale di Putin alle élite russe in vista delle elezioni del 2024. Attenzione! La slealtà equivale alla morte».

 

La Casa Bianca: la morte non sarebbe una sorpresa

La morte di Yevgheny Prigozhin «non sarebbe una sorpresa»: così la Casa Bianca ha commentato la presunta scomparsa del capo della Wagner in seguito alla caduta del suo jet in Russia.

I filorussi: "Prigozhin e Utkin sono morti"

Yevgeny Prigozhin e il suo braccio destro Dmitry Utkin sono morti: lo sostiene il governatore filorusso di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov. «Sono appena stato in contatto con importanti 'musicistì (appartenenti alla Wagner, ndr). Hanno confermato la morte di Yevgeny Prigozhin e di Dmitry Utkin», ha scritto su Telegram.

Jet abbattuto, trovati 8 corpi

Sono otto i corpi finora ritrovati nel luogo della regione russa di Tver, dove si è schiantato il jet privato sul quale si sarebbe trovato Yevgeny Prigozhin. Lo riferiscono fonti dei servizi d'emergenza citati dall'agenzia Ria Novosti.

 

Prigozhin era tornato su Telegram appena due giorni fa

Il leader di Wagner Yevgeny Prigozhin era tornato su Telegram appena due giorni fa con un video che sarebbe stato girato in Africa e con il quale invitava a unirsi al gruppo. «Stiamo lavorando. Temperatura +50°. Tutto come piace a noi», aveva detto. Nel filmato, diffuso dal canale Grey Zone collegato a Wagner, aveva spiegato che i suoi uomini stanno svolgendo un «lavoro di ricognizione e di ricerca». L'obiettivo, ha affermato, è quello di «rendere la Russia grande in ogni continente» e allo stesso tempo «l'Africa ancora più libera». Prigozhin ha quindi augurato «giustizia e felicità ai popoli africani».

 

Prigozhin morto a due mesi dal golpe

Se confermato che Evgheny Prigozhin è tra le 10 persone rimaste uccise nello schianto di un jet Embraer, la sua morte sarebbe avvenuta a due mesi dal golpe contro la leadership russa. Era il 24 giugno quando il capo di Wagner aveva annunciato 'la marcia della giustizià su Mosca da Rostov sul Don alla testa di circa 25mila mercenari al culmine di settimane di accuse e recriminazioni per la gestione della guerra in Ucraina. Un golpe, definito da Vladimir Putin una «pugnalata alle spalle», che era rientrato qualche ora dopo, con la mediazione del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko e la promessa dei mercenari di ritirarsi dall'Ucraina e trasferire le proprie basi in Bielorussia.

 

Si schianta il jet di Prigozhin, il capo della Wagner a bordo

Ci sarebbe anche Yevgheny Prigozhin tra i dieci passeggeri rimasti uccisi nello schianto nella regione di Tver, nella Russia centrale, di un jet di proprietà del capo della Wagner. Lo riferisce la Tass. L'Agenzia federale russa del trasporto aereo in una nota ha riferito che «è stata avviata un'indagine sullo schianto dell'aereo Embraer avvenuto questa notte nella regione di Tver. Nell'elenco dei passeggeri risulta il nome e il cognome di Yevgeny Prigozhin».

Zelensky: porremo fine all'occupazione della Crimea

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sostiene che «l'Ucraina ha una visione chiara di come verrà ripristinata una vita normale, pacifica, equa e democratica in Crimea dopo che avremo smantellato la tirannia russa nella nostra penisola ucraina». Lo scrive su Telegram parlando del discorso al vertice internazionale della Piattaforma Crimea, promettendo la «fine dell'occupazione della penisola. »Noi garantiremo lo stato di diritto« e »restituiremo il vero significato all'infrastruttura della Crimea« che è sempre stata collegata »all'Ucraina e al resto del mondo« con porti e strade, mentre la Russia l'ha isolata, ha aggiunto.

Meloni a Zelensky: al fianco dell'Ucraina senza esitazioni

Caro Volodymyr, oggi siamo al vostro fianco, senza esitazioni. E siamo qui oggi per ribadire, con forza, che la Russia deve porre fine alla sua politica di occupazione e ritirare le sue truppe. Non ci stancheremo di lavorare per porre fine alla guerra e giungere ad una pace giusta e duratura». Lo dice la premier Giorgia Meloni, rivolgendosi al presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio al Vertice internazionale della Piattaforma Crimea.

«Così come - aggiunge la premier - intendiamo essere al vostro fianco per ricostruire la vostra Nazione, anche organizzando in Italia 'Ukraine Recovery Conferencè nel 2025, per dare così un futuro di opportunità al popolo ucraino e contribuire alla vostra rinascita, economica e sociale».

Kiev: "Distrutte 13mila tonnellate di grano"

Sono 13mila le tonnellate di grano distrutte negli attacchi condotti nella notte dalle forze armate russe contro il porto di Izmail sul Danubio, in Ucraina. Lo denuncia il ministro ucraino per le comunità, i territori e lo sviluppo delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov, spiegando che il grano era destinato all'Egitto e all Romania. Salgono così a «270mila le tonnellate di grano distrutte in totale in un mese a causa degli attacchi russi ai porti», aggiunge il ministro. Nell'attacco condotto nelle score ore con i droni iraniani Shahed sono anche stati danneggiati i terminal privati ​​del grano, i magazzini e le infrastrutture di carico.

La capacità di esportazione del porto di Izmail è stata ridotta del 15%, ha aggiunto Kubrakov, accusando la Russia di lavorare sistematicamente per fermare le esportazioni agricole ucraine.

Premier Finlandia: "Il posto dell'Ucraina è nella Nato e nell'Ue"

«L'Ucraina combatte per i nostri valori comuni e la nostra libertà. Il posto dell'Ucraina è in Occidente, nell'Unione Europea e nella Nato». Lo ha dichiarato il primo ministro finlandese, Petteri Orpo, durante una conferenza stampa congiunta a Kiev con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Dopo la guerra, ha sottolineato Orpo, la comunità internazionale dovrebbe parlare all'Ucraina «come fosse parte della comunità euro-atlantica» e ha indicato che Kiev dovrà determinare autonomamente il proprio futuro. Parallelamente alla visita di Orpo, oggi sono arrivati ​​a Kiev per partecipare al terzo incontro della Piattaforma Crimea, un'iniziativa volta a ribaltare l'attuale status del territorio annesso alla Russia, i presidenti dell'Ungheria, Katalin Novak, della Lituania, Gitanas Nauseda, e del Portogallo, Marcelo Rebelo de Souza.

Zelensky: "Interessati a cooperazione con la Finlandia"

L'Ucraina è interessata alla cooperazione in materia di difesa con la Finlandia, in particolare alla produzione congiunta dei veicoli blindati Kha-180 (i Pasi): lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa con il primo ministro finlandese Petteri Orpo. Lo riporta Rbc-Ucraina. «Siamo molto interessati ai vostri veicoli corazzati da trasporto delle truppe. Vorremmo produrli insieme in Ucraina, poiché abbiamo discusso con il primo ministro svedese del (veicolo da combattimento, ndr) CV-90. Ma abbiamo bisogno di più. Sia durante la guerra sia dopo la guerra. Dobbiamo rimanere forti per non dare alla Russia l'opportunità di pensare ad una seconda ondata di aggressioni contro di noi», ha detto Zelensky.

Xi: "Norme internazionali non siano dettate dal più forte"

Il presidente cinese Xi Jinping ha definito «inaccettabile» la pratica «di confezionare le proprie norme e i propri regolamenti come norme internazionali». Parlando al 15/mo summit dei Brics in Sudafrica, Xi ha osservato che «le norme internazionali dovrebbero essere scritte e sostenute da tutti i Paesi sulla base degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, piuttosto che dettate da coloro che hanno i muscoli più forti e la voce più forte». Il leader cinese, secondo i media statali di Pechino, ha anche rincarato le sue critiche definendo la pratica «di allearsi per formare gruppi esclusivi ancora più inaccettabile».

Quattro morti in attacco con droni su scuola nella regione ucraina di Sumy

È salito a quattro il bilancio dei morti nell'attacco di un drone russo nella regione ucraina di Sumy che ha distrutto una scuola nella cittadina di Romny: lo ha reso noto la Polizia nazionale, come riporta Rbc-Ucraina. «A Romny i russi hanno distrutto una scuola e ucciso almeno due insegnanti. Ci sono informazioni che altri due dipendenti dell'istituto sono morti sotto le macerie - si legge in un comunicato della Polizia -. Quattro persone che si trovavano vicino al luogo dell'incidente sono rimaste ferite».

Putin ringrazia i Brics: «Contro le politiche neocolonialiste»

I Paesi del Brics sono «contro l'egemonia» e «le politiche neocolonialiste». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al vertice del gruppo a Johannesburg. Putin ha anche ringraziato i Paesi dell'organizzazione per i loro tentativi di negoziare la pace in Ucraina. Lo riferisce l'agenzia Tass.

«Siamo contro ogni egemonia e la propaganda di alcuni Paesi su una loro esclusività e la loro nuova politica basata su questo postulato, una politica di continuazione del colonialismo e del neocolonialismo», ha affermato Putin.

 

Putin: «In Ucraina per fermare una guerra di sterminio»

L'intervento russo in Ucraina è stato motivato dal desiderio di «fermare la guerra di sterminio intrapresa dall'Occidente». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al summit del Brics a Johannesburg. Lo riferisce la Tass.

«La Russia ha deciso di sostenere la gente che sta combattendo per la sua cultura, le sue tradizioni, la sua lingua e il suo futuro», ha detto Putin, riferendosi alle popolazioni del Donbass. «Le nostre azioni in Ucraina - ha aggiunto - hanno una sola ragione: mettere fine alla guerra scatenata dall'Occidente e i suoi satelliti in Ucraina contro il popolo del Donbass».

Kiev: "Controllo congiunto al confine con la Moldavia"

L'Ucraina e la Moldavia svilupperanno un controllo congiunto al confine di Stato: lo scrive su Telegram il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, che ha incontrato oggi a Kiev il primo ministro moldavo, Dorin Recean. «Abbiamo preso atto dei nostri progressi nello sviluppo della logistica a fronte del blocco da parte della Russia del corridoio dei cereali nel Mar Nero - afferma Shmyhal -. Una rapida decisione sulla costruzione di un ponte attraverso il (fiume) Dniester, lo sviluppo dei posti di blocco e i collegamenti ferroviari sono tutti elementi molto importanti e cruciali per noi». «Abbiamo anche discusso della cooperazione per l'ulteriore integrazione europea dei nostri Paesi - ha aggiunto -. Vi siamo grati per il vostro sostegno fin dai primi giorni della guerra totale. Spero che la visita odierna della delegazione moldava contribuisca all'ulteriore sviluppo dei nostri contatti bilaterali e di un dialogo produttivo».

Usa: "Non incoraggiamo attacchi in territorio russo"

Gli Stati Uniti «non incoraggiano né consentono» attacchi all'interno della Russia. Lo ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato americano dopo che il ministero della Difesa russo ha rivendicato di aver respinto un attacco di droni ucraini nella regione di Mosca, uno dei quali ha danneggiato tre piani della Torre Neva del quartiere di Moscow City. «Spetta all'Ucraina decidere come difendersi» dall'invasione russa iniziata nel febbraio dello scorso anno, ha aggiunto il portavoce, evidenziando che la Russia potrebbe porre fine alla guerra in qualsiasi momento ritirandosi dall'Ucraina.

La Russia costruisce missili Cruise aggirando le sanzioni: l'escamotage del Cremlino e il ruolo dei Paesi alleati

Accordo Gb-Ucraina sulla fornitura di combustibile nucleare

La Gran Bretagna ha offerto un nuovo sostegno finanziario per la fornitura di combustibile nucleare all'Ucraina nel tentativo di porre fine alla dipendenza dalla Russia. Nel corso di una visita a Kiev, il ministro dell'Energia britannico Grant Shapps ha annunciato una garanzia di prestito per 192 milioni di sterline (225 milioni di euro) alla società nucleare nazionale ucraina, Energoatom, tramite l'agenzia di credito all'esportazione del Regno, UK Export Finance. «Putin ha usato l'energia come arma di guerra: la nostra azione a sostegno delle consegne di combustibile nucleare aiuterà l'Ucraina a porre fine alla sua dipendenza dalle forniture russe e rafforzerà la sua sicurezza energetica», ha affermato Shapps sottolineando l'importanza delle centrali atomiche che generano più della metà dell'elettricità nel Paese dell'est Europa. L'annuncio di Londra arriva dopo un vertice dei ministri dell'energia del G7 in Giappone all'inizio di quest'anno, in cui Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Giappone e Francia avevano concordato una nuova alleanza per il combustibile nucleare nel tentativo di rafforzare il settore nei rispettivi Paesi e spingere la Russia fuori dal mercato, in una ulteriore azione di contrasto a Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina.

Ue, Borrell: "Kiev colpisce i luoghi da cui è attaccata"

«L'Ucraina cerca di difendersi cercando di colpire i luoghi da cui l'artiglieria russa la bombarda sistematicamente», provocando ogni giorno «la morte di civili», compresi i bambini. Lo ha dichiarato in un'intervista all'emittente La 1 l'Alto Rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, dopo che il ministero della Difesa russo ha rivendicato di aver respinto un attacco di droni ucraini nella regione di Mosca, uno dei quali ha danneggiato tre piani della Torre Neva del quartiere di Moscow City. «È notizia di oggi che un drone è caduto qua e un altro là» in Russia, ma «ogni giorno cadono decine di droni e ogni giorno c'è un intenso fuoco di artiglieria contro l'Ucraina», ha proseguito Borrell, secondo cui «l'Ucraina viene letteralmente distrutta e questo purtroppo ha quasi smesso di far notizia». Borrell ha quindi sottolineato che un cessate il fuoco non sembra probabile al momento poiché non vede nella Russia «alcuna intenzione di fermare la guerra e loro sono gli unici che possono farlo».

Russia, generale Surovikin sostituito all'Aeronautica

Il generale Serghei Surovikin è stato sostituito al comando dell'Aeronautica dal generale Viktor Afzalov, secondo quanto scrive l'agenzia Ria Novosti citando sue fonti. Surovikin, già comandante delle forze russe in Siria e capo delle operazioni in Ucraina dall'ottobre 2022 al gennaio di quest'anno, ha comandato le forze aersoposaziali dal 2017. Negli ultimi mesi si erano diffuse voci, mai confermate, di una sua rimozione e anche di un suo arresto per un presunto appoggio al capo della Wagner Yevgeny Prigozhin nel tentato ammutinamento del 24 giugno.

 

Papa Francesco: «In Ucraina guerra crudele, spariti tanti bambini»

«Fratelli e sorelle, preghiamo per i nostri fratelli e sorelle ucraini, soffrono tanto. La guerra è crudele, tanti bambini spariti, tanta gente morta. Preghiamo per favore. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina. Oggi è una data significativa per il loro Paese». Così il Papa al termine dell'udienza generale, salutando i pellegrini di lingua italiana.

Rivolgendo il suo pensiero ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli, Francesco ha auspicato che «l'esempio dell'apostolo San Bartolomeo, la cui festa celebreremo domani, vi aiuti ad essere sinceri testimoni di Gesù e a sopportare con fede le sofferenze, pensando a quelle patite dagli apostoli del Vangelo». «Anche all'intercessione di San Bartolomeo affidiamo la cara Ucraina, così duramente provata dalla guerra», ha aggiunto il Pontefice.

 

Gb: attacchi a ponti Crimea complicano logistica in Russia

Gli attacchi delle forze armate ucraine contro i ponti di Chongar e Henichesk, che collegano la Crimea occupata con l'Ucraina, hanno complicato la logistica dei russi: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Fino a metà agosto, le forze russe continuavano ad utilizzare ponti galleggianti ai punti di attraversamento di Chonhar e Henichesk, osserva il rapporto pubblicato su X ricordando che entrambi i ponti sono stati danneggiati da attacchi di precisione ucraini all'inizio di questo mese.

«È improbabile che i ponti galleggianti siano in grado di sostenere pienamente il flusso di veicoli pesanti che trasportano munizioni e armi al fronte», sottolineano gli esperti di Londra. «I conseguenti colli di bottiglia fanno sì che le forze russe siano parzialmente dipendenti da una lunga deviazione attraverso Armiansk, nel nord della Crimea - conclude il rapporto -. Ciò aggiunge ulteriore attrito alla rete logistica russa nel sud».

Medvedev: «L'Ucraina potrebbe scomparire come Stato»

L'Ucraina potrebbe scomparire come Stato in seguito al conflitto in corso: lo scrive il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un articolo pubblicato sul sito web aif.ru in occasione del 15/o anniversario dell'invasione dell'Ossezia del Sud da parte della Georgia e della Russia. Lo riporta la Tass. «È già chiaro come andrà a finire: Kiev subirà una vergognosa sconfitta, proprio come gli aggressori georgiani. Lo Stato ucraino, che è stato creato artificialmente sulle rovine dell'Unione Sovietica, scomparirà probabilmente dalla mappa politica del mondo», afferma Medvedev.

«Drone ucraino su Belgorod, uccisi tre civili»

Tre civili sono morti a causa di un attacco ucraino con un drone nella regione russa di Belgorod: lo scrive su Telegram questa mattina il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov.

Kiev: «Droni russi su granai di Odessa»

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco con droni che ha colpito infrastrutture civili della regione di Odessa, nell'Ucraina meridionale, inclusi i granai: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Kiper. 

«I terroristi russi hanno attaccato il sud della regione di Odesa con droni d'attacco per tre ore. Il nemico ha preso di mira le infrastrutture civili della regione. Le forze di difesa aerea hanno distrutto 9 droni Shahed-136/131 - ha scritto Kiper -. Purtroppo sono stati colpiti i complessi di produzione e di trasbordo dove è scoppiato un incendio su una superficie totale di 700 metri quadrati. Alle 6:00 del mattino (le 5:00 in Italia, ndr), l'incendio è stato circoscritto. I danni comprendono anche le strutture di stoccaggio dei cereali. Tutti i servizi competenti stanno lavorando sul posto... Non ci sono state vittime civili».

Medvedev: «L'operazione militare per prevenire aggressione»

Mosca è stata costretta a lanciare un'operazione militare contro l'Ucraina per prevenire un'aggressione da parte dell'Occidente e delle autorità di Kiev: lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un articolo pubblicato sul sito web aif.ru. Lo riporta la Tass.

«È noto il modo in cui l'Occidente e le sue marionette di Kiev hanno agito nella situazione del Donbass. È stata la stessa ipocrisia, gli stessi trucchi e la stessa agenda nascosta. I preparativi stavano gradualmente procedendo su tutti i binari possibili per un atto di aggressione su larga scala contro la Russia. Le cose stavano seguendo lo schema che era stato messo in atto in un Paese montuoso e leggermente più caldo del Caucaso 15 anni prima», ha scritto Medvedev riferendosi alla Georgia e all'Ossezia del Sud. L'ex presidente russo ha poi sottolineato che per quanto riguarda la situazione in Ucraina, «solo con la forza si è evitato un esito fatale, perché i colloqui avevano perso ogni significato».

E alla luce della mancanza di garanzie «che il nostro nemico non si sarebbe unito al blocco militare, già eccessivamente sviluppato, abbiamo chiarito la nostra posizione. Abbiamo dovuto lanciare un'operazione militare. C'è un'enorme differenza tra la fiducia nei propri partner e l'ingenuità. Non sono riusciti a prenderci in giro», ha osservato Medvedev

Ministero Difesa russo: «Contrastato attacco con droni su Mosca»

L'Ucraina avrebbe tentato di attaccare gli edifici di Mosca nelle prime ore di oggi con tre droni che sono stati bloccati e distrutti. Lo afferma in una nota riportata dalla Tass il ministero della Difesa russo. «L'attacco terroristico su Mosca ha coinvolto tre droni. Due sono stati distrutti dalle difese aeree sul Mozhaisky e Khimkinsky della regione di Mosca, mentre il terzo è stato bloccato dalla guerra elettronica e ha perso il controllo, schiantandosi contro un edificio in costruzione della capitale», si legge nel comunicato. Secondo il ministero, non ci sono state vittime.

Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, in precedenza aveva reso noto che le difese aeree avevano abbattuto un veicolo aereo senza pilota sul distretto Mozhaisky della regione di Mosca, mentre un altro drone ha colpito un edificio in costruzione nel distretto finanziario della città di Mosca.

Secondo il canale Telegram vicino a Wagner Grey Zone, «il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo».

Prigozhin morto, chi era il leader Wagner presente nella lista passeggeri dell'aereo caduto in Russia

Prigozhin, jet russo si schianta: il leader della Wagner era a bordo

C'erano sette passeggeri e tre membri di equipaggio a bordo del jet Embraer precipitato nella notte nella regione di Tver di proprietà di Evgheny Prigozhin. Lo ha riferito la Tass, che cita l'Agenzia per l'aviazione civile russa, secondo cui nella lista passeggeri figura lo stesso capo di Wagner. L'aereo era in volo da Mosca e San Pietroburgo.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Agosto 2023, 17:15
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