«Non supportate lo sfruttamento dei bambini, non guardate questi video»: la denuncia sui social. Ecco di cosa si tratta

Si tratta di canali di "family vlogging", in cui si possono trovare video di ambito familiare che includono la giornata tipo, la vacanza estiva o la visita dal dentista

«Non supportate lo sfruttamento dei bambini, non guardate questi video»: la denuncia sui social. Ecco di cosa si tratta

di Hylia Rossi

Dall'avvento dei social e, in particolare, in seguito alla loro incredibile diffusione, sempre più persone vi hanno scorto l'opportunità di inventare nuove professioni e utilizzare questi mezzi per costruirsi un vero e proprio lavoro, anche se non sempre ottenendo i risultati sperati. In effetti, per quanto chiunque sia un possesso anche solo di uno smartphone possa lanciarsi nell'impresa, non tutti hanno effettivamente le carte in regola per poter vivere dei loro contenuti. 

Quando si parla di "chiunque" non si escludono intere famiglie, che procedono a mettere in mostra la loro vita per un ampio pubblico, ottenendo in moltissimi casi un enorme successo. Si tratta di  canali di "family vlogging", in cui si possono trovare video di ambito familiare che includono la giornata tipo, la vacanza estiva o la visita dal dentista. 

Tuttavia, un'utente su TikTok fa notare cosa si nasconde dietro questa apparente normalità, lo sfruttamento e i ritmi inumani a cui i bambini sono sottoposti per poter portare a casa uno stipendio a fine mese. Vediamo quali sono le problematiche da lei riscontrate. 

 

«State supportando lo sfruttamento dei bambini»

Con il passare degli anni, questo trend sta mostrando sempre più la sua pericolosità: quelli che un tempo erano bambini sono ora adolescenti o adulti e sempre più spesso parlano di come sia stata la loro infanzia perennemente davanti a una videocamera. 

KC Davis ha pubblicato un video su TikTok in cui denuncia i canali che fanno family vlogging e prega chiunque la stia ascoltando di smettere di guardare i loro contenuti ed evitare di utilizzare tag che potrebbero, per curiosità, portare altre persone a supportarli. 

Per spiegare il problema, KC Davis mostra una clip di una donna che sta pianificando una vacanza e afferma che non vuole i suoi figli «sempre a lavorare e filmare», motivo per cui saranno creati «soltanti alcuni video al giorno».

Poco dopo, tuttavia, viene mostrata una parte di un grafico che mostra i "turni" a cui saranno sottoposti. KC Davis dichiara: Non vediamo l'intero documento, ma ci sono almeno 71 linee e ho contato: sono 40 video. Non è nemmeno la lista completa».

Dunque, durante quella che dovrebbe essere una vacanza di famiglia in cui non vuole affaticare i bambini, saranno creati comunque 40 video, alcuni dei quali non sono immediati e richiedono tempo tra cambi di vestiti, varie riprese e via dicendo: Se pensate che le persone che fanno family vlogging vi mostrino semplicemente la loro vita, voglio che vi ricordiate che non è assolutamente così. Se fare più di 40 video vuol dire lasciare tranquilli i bambini, vi immaginate cosa dovranno fare quando lavorano seriamente?

Tra i commenti, c'è chi si chiede quale sia allora la differenza con gli attori bambini, che dopo varie lotte sono riusciti a ottenere delle garanzie. Una mamma scrive: «Mio figlio ha 15 anni e vorrebbe lavorare con Youtube da quando ne ha 7-8. Mi ha pregato, ma ho detto di no, e ora mi ringrazia».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Novembre 2023, 10:41
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