È bastato un solo caso di Covid segnalato su un visone all'interno di un allevamento per far scattare l'ordine di sacrificare tutti i visoni di una fattoria a Navatalgordo, nella provincia di Ávila, in Spagna. L'impresa agricola che alleva gli animali ha circa 1.010 esemplari da riproduzione di visoni americani.
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Il contagio
Il caso sospetto di Covid tra i visoni è stato rilevato quando alcuni lavoratori incaricati della cura e del mantenimento degli animali da allevamento sono risultati positivi al Covid-19: uno degli addetti dell'allevamento, infatti, ha accusato sintomi compatibili con la malattia.
Visoni asintomatici
I visoni sono stati sempre asintomatici. Nell'allevamento non si sono manifestate mortalità anormali o sintomi clinici tali da far sospettare la presenza del virus negli animali, scrive La Razon. Il programma nazionale spagnolo per la prevenzione, la sorveglianza e il controllo del SARS-CoV-2 negli allevamenti di visoni americani, e poi i servizi veterinari ufficiali del Ministero dell'agricoltura, dell'allevamento e dello sviluppo rurale della Junta de Castilla y León, non appena si sono accorti della presenza di lavoratori positivi hanno proceduto all'immediato fermo dell'azienda, mettendo in isolamento i lavoratori e rafforzando le misure d'igiene nell'allevamento.
Focolaio tra i lavoratori
I campioni prelevati hanno dato un risultato positivo e gli esiti preliminari dell'indagine epidemiologica indicano che l'infezione probabilmente ha avuto origine nei lavoratori agricoli, risultati positivi al Covid-19. Sia i campioni di questi lavoratori che quelli degli animali da allevamento saranno ora sottoposti a studi di sequenziamento molecolare all'Istituto sanitario Carlos III nei prossimi giorni.
Verranno abbattuti tutti gli animali
Nei prossimi giorni e al fine di preservare la salute pubblica, saranno abbattuti e distrutti tutti gli animali dell'azienda agricola: 1.010 visoni da riproduzione. Questo è il terzo caso di un allevamento di visoni americani positivi al SARS-CoV-2 in Spagna, dopo i precedenti casi a Teruel, nel giugno 2020, e un altro a Coruña rilevato la scorsa settimana.
Gli esperti: un vaccino anche per visoni, cani e gatti
La vaccinazione di cani e gatti domestici potrebbe essere necessaria per frenare la diffusione dell'infezione da Sars-Cov.2. Questo il messaggio lanciato, dalle pagine della rivista Virulence, dagli esperti di virologia, malattie infettive e genomica dell'Università dell'East Anglia, l'Earlham Institute e l'Università del Minnesota. Gli autori sottolineano che una minaccia all'efficacia del vaccino proviene da ceppi emergenti sia esistenti (come le varianti del Regno Unito, del Sud Africa e del Brasile) sia quelli che devono ancora venire. E avvertono che la continua evoluzione del virus negli ospiti animali, come gatti e visoni, seguita dalla trasmissione in ospiti umani suscettibili, rappresenta un rischio significativo a lungo termine per la salute pubblica, suggerendo che la vaccinazione di alcuni animali domestici potrebbe essere importante per fermare ulteriormente evoluzione del virus ed eventi di «spillback», o salto di specie.
Per questo, sottolineano, «non è impensabile che la vaccinazione di alcune specie animali domestiche possa essere necessaria anche per frenare la diffusione dell'infezione».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Gennaio 2021, 19:06
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