La truffa dei cani “rari", sito vendeva cuccioli a vip e calciatori: testimonial (involontari) anche Totti e Nainggolan
Compra un cucciolo di razza su un noto sito, che muore dopo pochi giorni: poi scopre la verità
La competenza sul caso si è radicata su Ravenna perché la prima delle vendite contestate è avvenuta a Cervia il 13 novembre 2018. Gli altri casi sono stati collocati a Malborghetto-Valbruna (Udine). Secondo i post pubblicati, dal primo gennaio al 6 ottobre 2019, la società era riuscita a consegnare 127 cuccioli di cui 114 in Italia. Le indagini dei carabinieri Forestali di Ravenna e del nucleo investigativo Soarda di Roma con la collaborazione della squadra Mobile ravennate, hanno portato finora al sequestro di cinque cuccioli e di tre vetture presumibilmente usate per il loro trasporto. I bulldog non appartenevano a nessuna variante «rara» ma erano meticci perché le caratteristiche sponsorizzate non risultano riconosciute dallo standard internazionale della razza.
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Secondo gli investigatori, i cuccioli venivano comprati tutto l'anno da una rete di allevatori in Slovacchia, dotati di microchip non riconducibile a nessun Paese e corredati di documentazione ritenuta fraudolenta. Sono in corso anche verifiche per capire quali danni alla salute dei cani possano derivare dalle possibili manipolazioni genetiche necessarie per ottenere i colori esotici. Determinante, secondo l'accusa, il ruolo pubblicitario involontario avuto da vip e calciatori, le cui foto con i cuccioli in braccio, erano pubblicate sul sito, ora sequestrato. Tra i vip-testimonial involontari nelle foto figurano anche i calciatori Frederik Sorensen, Ignacio Pussetto e Simone Zaza e il cantante Ignazio Boschetto del Volo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Giugno 2020, 10:46
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