Silvia Salemi torna su Isoradio con “Avanti tutta”, le anticipazioni

Svelando a Leggo le anticipazioni del programma radiofonico, la “voce” che 26 anni fa aveva presentato al Festival di Sanremo il brano “A casa di Luca”, si racconta a microfoni spenti come donna e cantante

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È trascorso più di un quarto di secolo da quando, una giovanissima Silvia Salemi, aveva lasciato la Sicilia per salire sul palco del Festival di Sanremo e cantare la sua “A casa di Luca”. Un brano ancora oggi indimenticato, che si era conquistato allora il quarto posto in classifica e che resta, per l’artista, la sua super hit di maggior successo, nonostante altri singoli usciti. Come l’ultimo, rilasciato la scorsa estate intitolato “Faro di notte”, nuovo titolo di una futura probabile raccolta.

Ma se la voglia di fare musica resta salda, la prorompente e frizzante “voce” oggi radicata a Roma, risuona anche dai microfoni di Saxa Rubra, negli studi radiofonici della Rai, dove Salemi è tornata alla conduzione di “Avanti Tutta”, il programma di arboriana memoria in onda su Isoradio che, dal lunedì al venerdì tra le ore 19 e le ore 20, intreccia curiosità e approfondimenti, con le notizie su traffico e viabilità.

Un appuntamento giunto alla seconda stagione che si rinnova, ripartendo da uno storytelling al femminile, attraverso i contributi delle tante ospiti in studio, in un dialogo fecondo e sollecito che esplora temi come la cultura, la bellezza, l’intelligenza emotiva, i viaggi e l’enogastronomia.

Silvia Salemi

Silvia Salemi, quali sono gli ingredienti di questa nuova edizione? 
Il mio è il programma della sfida, nel senso che parliamo a tutti. A fine giornata, è come fosse un “Drive time” in cui la gente alla guida, stanca delle ore di lavoro, viene intrattenuta, ricevendo anche un servizio che è quello informativo alla base di Isoradio. In questo senso mescoliamo l’alto con in basso. E qui abbiamo tante donne a farlo, sia volti femminili della società, che dello spettacolo e della rete, legate al mondo social e quindi con un grande richiamo.

Perché tanto spazio alle donne proprio quest’anno? 
Ci siamo resi conto che le donne hanno un’alta capacità di argomentare e catturare l’attenzione degli ascoltatori. C’è un’empatia diversa rispetto agli uomini che sono più descrittivi. Sono proprio due modi diversi di procedere nella vita, ma anche banalmente nella conduzione.

Che temi affronterà con le sue voci femminili?
Per i temi delle donne abbiamo scelto delle professioniste che sappiano trattarli ad hoc. Come la psicoterapeuta, la nutrizionista, piuttosto che quella che si occupa di bellezza dell’anima o di “mental coaching”. Voci che possano guidare i radio-ascoltatori alla scoperta di mondi di cui non si parla tutti i giorni. Sono donne che si rivolgono a tutti in maniera trasversale e fuori dai generi.

Questa sua scelta editoriale punta a promuovere l’empowerment femminile?
A me ormai sembra una cosa scontata, farlo. Come se parlassimo anche di temi LGBTQIA+. Dovrebbe essere già un dato di fatto che la donna abbia un potere e che non debba imporlo. Dando per buono che la donna porti bellezza, pensiero, apertura mentale e tanta conoscenza, abbiamo già colto nel segno. 

Nel suo percorso di affermazione di donna e madre, ha una paura irrisolta?
Sì, quella di non poter dare il massimo alle mie figlie, ma è una paura che avrò sempre. 

E qual è la sua più grande ambizione?
Di essere una buona madre e una persona che fa del bene, perché è difficile fare del bene se devi vivere pensando di dover “portare a casa la pagnotta”. Quando invece, l’importante è portarla a casa senza pestare i piedi a nessuno. Questa per me è la vera sfida. 

Che rapporto ha con il suo “daimon”, il suo spirito guida, e che strada che le indica?
Lo spirito che mi guida è mia sorella, che non c’è più e quindi io penso di portare avanti la mia vita e la sua, sentendo il dovere di vivere il più possibile sia per lei che per me, donando agli altri l’amore che non ha potuto dare, ma che mi fa arrivare ogni giorno.

Da piccola cosa voleva fare da grande?
La cantante, sempre, solo e tanto la cantante. Ho sempre sentito il bisogno di essere vista, la mia ricerca era costante, una ricerca di esistere, perché probabilmente il contesto familiare in cui sono cresciuta, che aveva subito la perdita di mia sorella – scomparsa ad appena cinque anni, mentre io ero di un anno e mezzo – mi ha portato a sentirmi meno vista.

Una cosa che però ai miei genitori giustifico.

A chi deve la voce che l’ha condotta fino a Sanremo?
Non saprei, alla natura. Non l’ho ereditata. Come forma stilistica e tecnica è una conformazione fisica. Come afflato, invece, credo ci sia proprio questa ricerca di vita, perché poi la voce è vita. Per me è un antidepressivo naturale: se sto male, canto. Canto anche quando sto bene. È un modo di esprimermi se sono felice. È uno stato d’animo a tutti gli effetti. 

Il brano uscito quest’estate, “Faro di notte”, farà parte di un nuovo album? 
Io ho avuto la politica di svariati singoli. Non è accaduto volutamente, ma quando ho sentito l’esigenza di comunicare qualcosa, l’ho fatto con una canzone. Sono giunta a sette brani e ci sta che arrivi una raccolta. Pezzi di varie Silvia che si sono messe insieme. C’è la Silvia poetica, quella sensuale, quella attuale, così come quella che si accosta alla musica moderna ma rimanendo sempre se stessa. Perché tradirsi non va mai bene. Abbiamo visto esempi di artiste – che non nominerò – che hanno cercato di fare le moderniste a tutti i costi e non sono state riconosciute dal loro pubblico, né hanno acquisito dei nuovi ascoltatori. Il cambiamento da cercare deve essere fluido, lento, moderato. 

In casa due piccole donne crescono: Ludovica e Sofia. Com’è la Silvia Salemi madre?
Loro direbbero “Rompi c…”, con un bel bip. Io ti dico: attenta, il più possibile, con il ricordo però della mia età giovanile. Non si deve dimenticare cosa siamo state noi, quando eravamo una tempesta ormonale “en plein air”. Quindi, è importante tenere a mente le esigenze di quell’età ed evitare il muro contro muro. Del resto, tutto quello che accade appartiene a delle fasi di crescita. Poi, dopo la tempesta, torna sempre la quiete. 

Che stagione vive l’amore?
Una stagione di rinascita, di sorrisi. Sono una donna sorridente, perché prima di tutto ho imparato ad amare me stessa. Questa non è egosintonia, ma è un amore e un’accettazione piena di quello che si è, con la consapevolezza dei propri limiti e difetti, insieme a una ricerca costante per migliorarli. Di base c’è una voglia di perdonare le proprie fragilità, in funzione di una crescita personale. 

C’è una donna che ha avuto un’influenza preponderante nella sua vita?
Mia madre Maria. E lo è tuttora, essendo rimasta sempre una roccia, nonostante tutto quello che ha affrontato. È una persona che ha saputo dare un’educazione, restando solida. Non ha avuto mai vizi e ha dato sempre l’esempio con il suo comportamento, senza dover parlare, fare proclami o minacce. 

Oggi nascere femmina è un pericolo o un’opportunità?
Io penso che sia un dono, esattamente come lo è il nascere maschio. Non vedo differenza e già cercarle è sbagliato. Dobbiamo portare, con la nostra esistenza di donne e di uomini, un plus nel mondo, ognuno offrendo il proprio contributo. È veramente solo questo, anche se sembra basico. 

Spesso però per le donne non è facile rivendicare il proprio posto nel mondo. “Avanti tutta” sembra l’incoraggiamento a non smettere di provarci. 
“Avanti tutta” impone a mani basse – lo dico ovviamente in chiave ironica – la presenza delle donne. Io lo vedo che i nostri ascoltatori sono molto attenti quando c’è una presenza femminile: le donne si sentono capite, mentre l’uomo si sente guidato. E non c’è niente di male nel dire che l’uomo, in ogni donna, dovrebbe vedere la compagna di vita, la madre, la sorella. Persone di cui normalmente si fida e da cui trae amore, accudimento, sorrisi e consigli. Se tutti guardassimo le donne in questa chiave, penso che le ritroveremmo in molti luoghi di comando. Se la famiglia, quando è portata avanti da una donna, funziona, anche la società, che è una grande famiglia, dovrebbe mettere al centro le donne.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Ottobre 2023, 17:18
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