Stroncone, il padre del ragazzo aggredito dai cani: «I rottweiler erano sei, mio figlio vivo per miracolo»

Stroncone, il padre del ragazzo aggredito dai cani: «I rottweiler erano 6, mio figlio vivo per miracolo»

di Nicoletta Gigli

STRONCONE  - «Mio figlio è sotto choc. Non riesce a dormire, ha la febbre alta e siamo stati costretti a tornare in ospedale. Le cose potevano andare molto peggio, ma siamo convinti che non doveva succedere. Certi episodi devono finire».

Il papà del tredicenne aggredito e ferito da un rottweiler a Stroncone non si dà pace. La furia del cane scappato da un’abitazione privata insieme ad altri cinque esemplari di rottweiler ha lasciato tante ferite sul braccio del ragazzino. All’ospedale di Terni, dove gli hanno riscontrato la frattura di un’ulna, i sanitari sono stati costretti a mettere più di cento punti di sutura. Ed è andata bene perché il cane, che puntava al collo del 13enne, si è trovato di fronte un  ragazzino che è stato in grado di proteggere le parti vitali con quel braccio maciullato dai morsi.

«Fortuna che mio figlio è alto di statura - sussurra il papà - se il cane avesse preso i suoi amici, che sono più piccoli, li avrebbe ammazzati. Se fosse successo durante la settimana, quando gli adulti che abitano in zona sono al lavoro, non voglio neppure immaginare come sarebbe finita».

Parole che confermano che sabato pomeriggio, a Madonna del Colle di Stroncone, si è sfiorata la tragedia. Sventata per l’intervento di quattro persone che hanno liberato il ragazzino dai denti del cane.

Il gruppo di adolescenti stava raggiungendo il campetto di calcio quando ha visto arrivare sei rottweiler, che avrebbero approfittato del fatto che il cancello di casa era rimasto aperto per raggiungere la strada.

I ragazzini hanno iniziato a correre ma l’ultimo della fila non ce l’ha fatta a sottrarsi alla furia di uno dei rottweiler.

Quando è caduto il cane maschio l’ha azzannato al braccio, col quale tentava di coprirsi il volto, e non voleva mollare la presa. Ne sanno qualcosa i quattro residenti che, allarmati per le grida dei ragazzini, si sono armati di bastoni e sono riusciti con enormi difficoltà ad allontanare il cane dalla sua preda.

«Siamo tutti scioccati - ripete il papà -  uno cresce un figlio con tanti sacrifici e poi si trova a dover subire questi traumi. Se li porterà dietro per tutta la vita. Le ferite si recuperano ma quello che ha vissuto per venti, interminabili, minuti non sarà semplice dimenticarlo. Arriverò fino in fondo - aggiunge - le cose saranno fatte secondo la legge. Ringrazio chi ha salvato mio figlio, i miei vicini che magari conosco solo di vista ma che ci danno conforto, il sindaco e i carabinieri di Stroncone».

Sono loro a indagare su un episodio che ha scosso la città, che ora finirà all’attenzione della procura ternana.

Ieri mattina sono stati informati i veterinari dell’Usl Umbria2, che andranno a verificare cosa sia successo. La legge prevede che il cane “violento” venga sottoposto ad una valutazione comportamentale da parte di un medico veterinario e, se necessario, anche ad una sorta di attività di rieducazione. Un percorso che prevede l’ascolto dei proprietari del cane, per comprendere se l’aggressione possa essere stata provocata da comportamenti errati e accertare il contesto in cui si è verificato il grave episodio.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Gennaio 2023, 13:06
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