TERNI Pinotto Iacomino ha ucciso la ex moglie Ornella Pinto, a Napoli. Si è costituito a Montegabbione, a pochi chilometri da Terni, ed è stato rinchiuso nel carcere della città. Per la vittima, uccisa da dodici fendenti e dalla ferocia del suo carnefice, non c’è stato nulla da fare: i medici del Cardarelli di Napoli non hanno potuto salvarla dalle gravi lesioni interne. La panchina rossa dell’ospedale Cardarelli, simbolicamente colorata del colore del sangue di tutte le vittime di violenza di genere, al mattino del 15 marzo, a due giorni dal fatto, si è coperta di tulipani rosa e gialli, e contemporaneamente, al sit-in convocato stamattina al Cardarelli con la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, si mandava questo messaggio: «Quello che serve davvero è un cambio di passo all’insegna della civiltà». Secondo i presenti, infatti, tra cui c’erano il primario del Pronto Soccorso Fiorella Paladino, il direttore generale del Cardarelli, Giuseppe Longo, la direttrice amministrativa, Maria Maiorano, e la responsabile del centro antiviolenza Dafne, Elvira Reale, è evidente che agire sulla legge non basta, non è l’unico aspetto su cui c’è da insistere; così, spiega Valeria Valente, «Non servono nuove leggi o pene più severe, su quelle siamo già intervenuti come Parlamento facendo tutto il possibile.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Marzo 2021, 21:20
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