Vlahovic: «Il mio Dna e quello della Juve uguali, sono qui per vincere»

Vlahovic: «Il mio Dna e quello della Juve uguali, sono qui per vincere»

di Timothy Ormezzano

Vlahovic dribbla i paragoni con Cristiano Ronaldo, nonostante l'assonanza tra DV7 e CR7: «Sinceramente il 7 per me non rappresenta niente. L'ho scelto solo perché è il numero più vicino al 9». Il centravanti serbo non vuole il trono e nemmeno la reggia del suo illustre predecessore: «Sto cercando casa, è vero, ma non sarà sicuramente l'ex villa di Cristiano. Io devo essere umile, certe cose non mi interessano».
Semplice, pacato, rispettoso: pare quasi un anti-CR7. Tutto fuorché un divo, insomma: «Io leader? Ce ne sono già tanti, alla Juve. L'unica cosa che conta è vincere», dice intonando lo slogan della sua nuova ditta.  Vlahovic ha comunque tutto per non patire il salto dalla Fiorentina alla Juve: «Nel Dna bianconero ci sono la voglia di soffrire e di combattere fino alla fine: cose che fanno parte anche del mio carattere e della mia mentalità».
Ad appena 22 anni, compiuti da cinque giorni, Dusan ha le idee chiare e una grande dose di personalità: «Tutte le maglie pesano molto, alla Juve. Ma io sono qui per aiutare i compagni, per mettermi a disposizione di Allegri e per cercare di raggiungere i nostri obiettivi. Voglio solo allenarmi e aiutare la Juve a vincere». Oltre alle parole, coraggiose ma mai sfrontate, ci sono i numeri. Con Vlahovic la Juve non si è assicurata solo il capocannoniere del campionato in condominio con Immobile , nonché il giocatore che nel 2021 ha segnato 33 gol (come Cristiano Ronaldo nel 2020), secondo score al mondo dopo le 43 reti di Lewandowski. Il 22enne di Belgrado è anche il migliore della serie A per tiri in assoluto (75) e per conclusioni in porta (34). Con lui la Juve riuscirà finalmente ad alzare il baricentro e a riempire l'area avversaria, visto che DV7 ha segnato il 93% dei suoi gol dentro il perimetro degli ultimi 16 metri, dove soltanto Zapata ha toccato più palloni di lui (134 a 126).
Domenica toccherà a Dusan guidare un attacco che, in attesa di capire in quali condizioni tornerà Dybala dall'Argentina, verrà completato da Morata. Colui che a giugno, con ogni probabilità, lascerà l'adorato numero 9 a Vlahovic.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Febbraio 2022, 07:49

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