Paolo Rossi è morto nel giro di pochi mesi: un dolore alla schiena, poi la diagnosi choc

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di Redazione online

VICENZA  - Dopo Maradona, anche Pablito. L'addio a Paolo Rossi, morto oggi - 10 dicembre .- a 64 anni, ha sconvolto l'Italia che lo ricordava come l'eroe dei Mondiali dell'82: la scomparsa dell'ex bomber di L.R. Vicenza, Hellas Verona, Juventus e Milan è avvenuta nel giro di pochi mesi, a causa di un tumore ai polmoni. Come scrive la Gazzetta, non era passato molto tempo da quando Rossi si era sottoposto ad accertamenti diagnostici per via di un forte dolore alla schiena.

 

In questi casi si pensa a una protrusione discale, un'ernia, insomma nulla di particolarmente grave o irrimediabile. Ma la diagnosi è choc: tumore ai polmoni. I colleghi della Rai, dove faceva da opinionista da qualche tempo, hanno provato a tirarlo su con dei video di motivazione, ma il male infido e terribile è stato inesorabile.

Il bomber azzurro che ci trascinò alla vittoria al Mondiale spagnolo dell'82 - indimenticabile la tripletta al Brasile più forte di sempre - ci ha lasciati troppo presto, in questo 2020 che sembra davvero non finire mai.

MORTO A SIENA Rossi è morto al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, gestito dall'Azienda ospedaliero-universitaria senese. La malattia gli era stata diagnosticata nella scorsa primavera. In estate l'ex calciatore era stato sottoposto ad un intervento chirurgico all'ospedale di Montevarchi (Arezzo). Da alcune settimane il suo stato di salute, secondo quanto si è appreso, sarebbe improvvisamente peggiorato. Pablito viveva con la famiglia nel comune di Bucine (Arezzo), a circa 30 km da Siena, dove in Val d'Ambra gestiva l'agriturismo 'Poggio Cennina Resort' e l'azienda agricola 'Poggio Cennina'.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Dicembre 2020, 10:02

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