Buona la prima per José Mourinho. All'esordio sulla panchina della Roma, lo Special One non sbaglia e porta a casa il primo atto della qualificazione alla fase a gironi della Conference League, la nuova competizione targata Uefa. Contro il Trabzonspor degli ex Bruno Peres e Gervinho, i giallorossi vincono per 2-1 grazie alle reti del capitano Lorenzo Pellegrini e del nuovo acquisto Eldor Shomurodov. A parlare ai microfoni di Sky è proprio il tecnico portoghese, che definisce la vittoria bella e sofferta: «C’era la pressione per una gara a eliminazione diretta e per un avversario che non è da Conference League - inizia Mou -. Si pensava fosse una partita facile, ma vedendo le squadre dei playoff di Champions ed Europa League non si capisce in quali competizioni sono».
Mourinho: «Partita difficile, ma siamo stati bravi»
«Partita difficile, loro sono una squadra di qualità ed esperienza, anche il pubblico ha giocato la partita e non è stato facile. La squadra è stata equilibrata, abbiamo avuto gambe forti, siamo stati solidi in campo. Nel secondo tempo abbiamo sofferto fisicamente, Veretout e Cristante senza un bel lavoro nel precampionato, ma la squadra è stata squadra e per me è la cosa più importante. Oggi ha parlato questo stadio e giovedì parlerà il nostro stadio, speriamo di andare ai gironi», ha detto ancora Mourinho.
Ma come ha visto la squadra, l'ex Tottenham? «Per voi è più facile parlare di giocatori, per me è più difficile. Come squadra siamo andati bene, dovrei parlare da Rui Patricio a Mkhitaryan, penso anche a chi ha giocato poco come Perez e Mayoral che hanno fatto il loro.
Quanto al ritorno a Trigoria, che non avverrà subito, il tecnico giallorosso ha scherzato: «Sì, magari le fidanzate non saranno contente, magari saranno arrabbiate con me. Però arriveremmo troppo tardi e dobbiamo recuperare. Questa è professionalità, le vacanze sono finite».
TROFEI E MERCATO. «Il sogno della tifoseria è lo stesso di tutti i professionisti. Non siamo nel calcio per divertirci e basta, ma per vincere qualcosa. Abbiamo finito 29 punti dietro l’Inter, 16 o 19 dietro il quarto, per due stagioni di fila sesti o settimi. Bisogna andare piano piano, la società ha fatto un mercato fantastico ma è stato un mercato di reazione, non pianificato come avevamo fatto tutti insieme. Ma l’infortunio di Spinazzola e l’addio di Dzeko ci hanno portati a fare un mercato di reazione. Voglio dire che mi manca qualcosa che spero arriverà nell’estate prossima e possiamo pensare alla prossima stagione in maniera diversa. In questa stagione magari andremo a pareggiare tante volte, arriveranno sconfitte, ma dobbiamo pensare in ogni partita che nel modo in cui lavoriamo possiamo vincere», ha concluso lo Special One.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 19:35
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