La verità è nell’intero. Ecco perché la vittoria, l’ennesima, dell’uomo che sa solo vincere, è appena solo la parte emersa della storia. Ci sono anche la manita, le lacrime, la coppa baciata, Hegel, suo padre, sua moglie e i suoi figli, Dio e il Vaticano, ballare coi ragazzi con la maglia tutta bagnata di bollicine, volergli bene come se fossero figli e quindi trattarli con durezza quando serve, e le interviste con la voce rotta, e quant’è bello piangere perché mi passano tante cose in testa stasera, e rimarrò qui, certo, però: «Bisogna capire cosa vogliono fare i nostri proprietari». Tutte queste cose insieme sono José Mourinho. Un turbine di emozioni e magari di contraddizioni, di spigoli e bordi taglienti, ma un uomo e un professionista tra i più sorprendenti che si possano incrociare. Meglio: un uomo come tutti noi, come dice Carlo Verdone, con le sue ansie le sue debolezze e i suoi sfoghi emotivi, e come tutti ha dentro miliardi di elettroni che cozzano e creano l’imprevedibilità e la complessità dell’animo umano. Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio. E quindi.
DITO NELL’OCCHIO E HEGEL
Può scendere anche ai livelli della polemica più greve, e passare dalla parte del torto, e infilare un dito nell’occhio di un allenatore antipatico, poi cambia registro e di colpo cita il filosofo Hegel, come quella volta con un giornalista inglese che gli chiedeva: «Lei si sentirebbe il più grande anche se non vincesse nulla col Manchester United?». La risposta: «Leggi qualcosa ogni tanto? Ti consiglio Hegel. E una sua frase: la verità è nell’intero». Poi vinse qualcosa anche col Manutd, ovvio.
Non prendetelo mai per una sola delle sue parti, José Mourinho, magari quelle che vi irritano: sarebbe troppo facile, rischiereste di giudicarlo in modo superficiale e ingannevole, come fanno sempre tanti, poi arriva inesorabile il giorno in cui li costringe a ricredersi, e a saltare sul suo carro. E’ andata ogni volta così, in tutte le sue avventure. Chi lo conosce lo sa. Alla fine, José piazza la zampata, in qualche modo. Poi tira le somme del tutto, si fa una grassa risata sui critici, e si lascia andare. Così a Tirana ecco la manita alla spagnola, subito, per ricordare al mondo che ha vinto cinque coppe in cinque finali.
Mou, il leader che ha riacceso ogni cuore
"This club has always been – something I didn’t realise, but now I do – a very special club, with very special people."
— J (@MourinhoPics) May 15, 2022
- Jose mourinho pic.twitter.com/lFo2uPQnnN
IL RICORDO DI FELIX
Bacia la coppa appena ricevuta e piange: gli vengono in mente tante cose, anche suo padre Felix, amatissimo.
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Maggio 2022, 10:21
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