Roma, un derby “miracoloso”. I giallorossi barcollano ma non mollano

Roma, un derby “miracoloso”. I giallorossi barcollano ma non mollano

di Marco Esposito
Un pareggio che va benissimo alla Roma di Fonseca. Un pareggio che forse una parte di tifo giallorosso avrebbe firmato prima dell’inizio della partita e che soddisfa i giallorossi alla fine di novanta minuti di sofferenza pura. Con una Lazio in grado sbagliare un numero enorme di palle gol, alcuni delle quali gentilmente offerte dalla squadra giallorossa. La Roma di Fonseca è un cantiere aperto, con lavori in corso in difesa e aggrappata al suo centravanti e agli sprazzi di Zaniolo.

C’è molto da fare, molti giocatori da inserire è una fase difensiva da sistemare al più presto. È un derby che boccia anche qualche singolo, ad iniziare da Kluivert inspiegabilmente in campo per tutta la partita. La Lazio ha giocato tutto il derby con la consapevolezza di essere la squadra più forte, mentre la Roma lo ha giocato con la paura di essere - per la prima volta nell’ultimo lustro - inferiore ai cugini biancocelesti. È il numero clamoroso di pali e palle gol dei biancocelesti è lì a testimoniarlo.

Solo le prossime 36 giornate di campionato ci diranno il reale valore delle due squadre, ma ad oggi - in certi momenti- il campo ha detto che il confronto tra le due squadre è quasi impari.
La sensazione è che oltre ad essere più rodata, la Lazio disponga di una quantità di talento che la Roma semplicemente non possiede. Però la Lazio non ha vinto. E questo non può non contare. Non può che disperarsi Simone Inzaghi dopo questi novanta minuti. Aveva la possibilità di colpire duramente una diretta avversaria per la corsa al quarto posto e la sua Lazio - forse troppo nervosa dopo essere andata sotto - non è stata in grado di farlo. L’augurio per la Roma è che al ritorno i cugini biancocelesti si trovino davanti una squadra nel vero senso della parola.

Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Settembre 2019, 20:31

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