Sereno e convinto del proprio lavoro: «Non sono in difficoltà dopo due ko contro squadre alla pari dal punto di vista tecnico ed economico e quindi non ho nemmeno bisogno di alcun supporto, in questo momento». Al massimo in panchina, ma solo perché Maurizio Sarri è squalificato: al suo posto il vice Martusciello, con l’auspicio dei tifosi della Lazio che arrivi la riduzione di un turno. Intanto l’allenatore biancoceleste pensa al Cagliari e a come batterlo: «È un avversario superiore ai risultati che ha ottenuto. Sarà ostico, a maggior ragione col cambio tecnico». Via Semplici, ecco Mazzarri, che avrà il dente avvelenato per essere stato tagliato dalla successione di Inzaghi alla Lazio. Ma i biancocelesti coi sardi hanno grandi numeri a sostegno: imbattuti da 14 sfide di serie A (12 successi e 2 pareggi), vittoriosi nelle ultime 10 gare interne. Solo contro la Triestina c’è una striscia di successi casalinghi più lunga (16) contro una singola avversaria (nel torneo tra il 1935 e il 1954).
BESTIA NERA
Con Milan e Galatasaray a secco, eppure la Lazio ha la miglior percentuale realizzativa in questo campionato (26%), anche la più alta di tiri nello specchio (73%). C’è tanta voglia di ritrovare dunque subito il gol. Il Cagliari è un bersaglio perfetto con una media di 2,3 reti subite dai biancocelesti a incontro. E allora Immobile mira di nuovo: il primo centro contro i sardi il 26 agosto del 2012, proprio all’esordio in A. Da quel giorno, altre nove firme contro i rossoblù, solo Samp (12) e Genoa (11) sono state bucate più volte da Ciro. Dopo le fatiche e le critiche in azzurro, il capocannoniere della Serie A si è fermato alla tripletta allo Spezia del 28 agosto. Oggi pomeriggio torna Pedro con Felipe Anderson ad assisterlo. A centrocampo ancora Milinkovic, Leiva e Luis Alberto. In pratica, tutta la formazione titolare (unici ballottaggi Lazzari-Marusic e Luiz Felipe-Patric dietro) a cui Sarri ora chiede il salto di qualità: «A Istanbul ho visto passi in avanti giganteschi a livello tattico, non qualitativo. Stiamo facendo un percorso, abbiamo cambiato tutto. Non c’è solo un modo diverso di giocare, ma di pensare e serve più tempo. I ragazzi sono applicati, ma fra la disponibilità e la totale comprensione passa un mondo».
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Imperativo, crederci sino in fondo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Settembre 2021, 07:30
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