Juve, c'è la sfida con Del Piero
Allegri: «Si gioca contro la storia»

Juve, c'è la sfida con Del Piero Allegri: «Si gioca contro la storia»

di Luca Pasquaretta
Per molti sar solo un'amichevole di mezza estate dall'altra parte del mondo. Ma se gli sfidanti sono la Juve e una rappresentativa di All-Star della A-League australiana, capitanata da Alessandro Del Piero, il discorso cambia, perché per la prima volta Pinturicchio giocherà contro la sua Juve e non è escluso addirittura che possa indossare per qualche minuto la camiseta numero 10 bianconera, quella che è stata la sua seconda pelle per una vita. Un tributo in piena regola. Una festa nella festa, perché dopo Giacarta, il bagno di folla e di entusiasmo che sta raccogliendo la Vecchia Signora pure in Australia è da record. Migliaia di persone agli allenamenti (oltre 5 mila per la rifinitura della vigilia) con il progetto di internazionalizzazione del brand che viaggia spedito. L'appuntamento con la storia è fissato per domani, ore 11:30 italiane (diretta Mediaset Premium), all'ANZ Stadium di Sydney. Almeno per un attimo la mente correrà veloce a quel 13 maggio 2012 quando Del Piero disputò la sua ultima partita in campionato con la maglia della Juve contro l'Atalanta segnando il 290 esimo gol della sua carriera bianconera. Indelebile, da brividi il minuto 57', la sostituzione, la standing ovation dello Juventus Stadium, quel giro di campo interminabile, i tifosi in lacrime. Un'emozione per sempre come quella che proverà Pinturicchio. «Anche a Sydney accoglienza meravigliosa. E domani si gioca contro la storia di questa società: Alex» ha cinguettato su twitter, Massimiliano Allegri. Un pezzo di storia bianconera proverà a scriverla anche lui, cercando di traghettare la Juve verso il quarto scudetto consecutivo, disputando pure una Champions da protagonista. L'idea è condivisa da tutti: senatori, soldatini, giovani, nuovi arrivati, società e staff tecnico. Tutti, nessuno escluso. Anche da Vidal se dovesse rimanere. Il fantasma del Manchester United aleggia sempre minaccioso. Se il cileno dovesse lasciare, i dirigenti non si fasceranno la testa, guarderanno avanti come è capitato dopo l'addio di Del Piero e dopo l'ammutinamento di Conte. L'obiettivo è unico: rinforzare la rosa (mancano all'appello un difensore e un attaccante) e continuare a vincere. L'unica cosa che conta da queste parti come amava ripetere Giampiero Boniperti, un altro monumento della Juve.
Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Agosto 2014, 14:41