Sugli ottavi di Champions conquistati con due partite d’anticipo c’è il timbro dei due bomber di razza juventini. Ronaldo la riacciuffa, dopo il gol a freddo di Uzuni, Morata la lancia alla fase ad eliminazione diretta, e pazienza se per 85 minuti la Juve fatica e va in affanno contro il fanalino di coda Ferencvaros. C’è il risultato, ma manca tutto il resto, perché è stato un netto passo indietro a livello di prestazione, manovra, ritmo e occasioni. Una Juve col freno a mano tirato incassa il vantaggio avversario su dormita di Danilo, Alex Sandro e Szczesny, poi non riesce mai ad alzare i giri del motore e a cambiare marcia. Forse qualcuno aveva sottovalutato gli ungheresi, quasi irriconoscibili rispetto alla gara d’andata e ben chiusi in difesa da Rebrov.
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Novembre 2020, 23:34
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