Inter, Mazzarri: "Col Cagliari un
black out, ma ci rialzeremo subito"

Inter, Mazzarri: "Col Cagliari un ​black out, ma ci rialzeremo subito"

di Luca Uccello
APPIANO GENTILE - Arriva. Pazienza se in ritardo. Dopo quello che successo domenica a San Siro si pu capire. Walter Mazzarri si fermato a parlare con la sua squadra.





Nello spogliatoio, poi in campo tra delusione e rabbia. Il giorno dopo l'1-4 al Meazza contro il Cagliari, l'analisi della disfatta non cambia.

«Ho chiarito con i giocatori, sanno benissimo quello che penso e mi sembra che siano tutti convinti della disamina sulla sconfitta».



Dopo gli applausi con l'Atalanta, i fischi col Cagliari. Come si riconquistano i tifosi?

«Quando si perde in casa in quel modo è normale. Devo ringraziarli perché sono rimasti ad aiutarci anche se ormai il risultato era compromesso. Dobbiamo essere bravi a trasformare i fischi nuovamente in applausi. Bisogna ripartire subito e pensare positivo».



Talmente brutta che non sembrava quasi vera....

«Già, giovedì in coppa dovremo fare una gara diversa al di là del risultato e poi, domenica anche a Firenze, far capire che questo può essere un incidente di percorso».



Anche lei ha visto un'Inter presuntuosa, come ha detto il patron del Cagliari, Giulini?

«Sono abituato a non guardare in casa degli altri. Giulini è il presidente del Cagliari ed è giusto che, al di là del fatto che abbia vinto, debba pensare ai problemi del Cagliari, come noi dobbiamo pensare ai nostri».



Il gap con Juve e Roma esiste ed è notevole. Cambierà qualcosa?

«Guardi, all'inizio erano applausi, l'allenatore ha azzeccato i cambi e via dicendo. Ora questa partita nefasta cambia lo scenario? No, ci vuole più equilibrio. Ci possono essere incidenti di percorso anche miei, chi lavora sbaglia e bisogna essere più equilibrati nei giudizi. Sono solo cinque partite di campionato ed è presto per dare dei giudizi. Juve e Roma hanno cominciato alla grande ma la stagione è lunga e possono arrivare momenti negativi».



Firmerebbe per il terzo posto Champions?

«Sto cercando di dare continuità di rendimento e una mentalità che può portare nel più breve tempo possibile ad essere competitivi. Io non mi metto mai un obiettivo in testa anche perché non mi accontento mai. Sono arrivati giocatori nuovi ed è normale qualche incidente di percorso».



Pericoloso parlare di scudetto.

«Beh, dopo quello che si è visto col Cagliari in questo momento è sbagliato anche perché si sarebbe poco seri. Pensiamo a rialzarci subito con carattere e grinta e pensare di fare ogni partita come se fosse l'ultima, ed è questo che fanno le grandi squadre che alla fine arrivano al traguardo con le braccia alzate e vincono».



Icardi e Kovacic sono due nuovi acquisti per la sua Inter?

«Icardi è maturato non solo a livello tecnico e questo si vede dal punto di vista professionale. Mi ha stupito perché lavora molto e anche per la squadra e si allena bene».



E Mateo?

«Ora ha più intensità, è più utile alla squadra, fa le cose giuste al momento giusto. Entrambi non devono mollare, sono sulla buona strada, non devono distrarsi perché questo è un calcio pietoso e nei grandi club ti giudicano partita dopo partita e devi essere sempre all'altezza».
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Settembre 2014, 10:31

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