"Higuain ha un punto debole":
amici e amori infranti a Napoli

"Higuain ha un punto debole": amici e amori infranti a Napoli

di Delia Paciello
Anche se per i napoletani è diventato il nemico numero uno, in realtà Gonzalo Higuain ha lasciato in città amici e abitudini. Ma non solo: si è tanto parlato dei suoi misteriosi amori. Nei tre anni vissuti nel suo appartamento in via Tasso, Gonzalo era schivo alla mondanità. Difficilmente avvistato in compagnia femminile, le sue uscite serali nella movida napoletana erano solitamente per festeggiare le vittorie con la squadra. Preferiva infatti rifugiarsi in posti tranquilli: a casa, in compagnia di amici e familiari. Partite a carte, giochi di società e PlayStation, perché fuori dal campo il Pipita si trasformava da famoso goleador e in ragazzo acqua e sapone.

I pochi amici fidati di cui si circondava lo descrivono come un “bomber”anche fuori dal campo: «Amava le donne, ma preferiva sentirsi libero». Eccetto per qualche parentesi in cui pare che il Pipita sia stato particolarmente coinvolto.

Difficile entrare nel cuore di un ragazzo diffidente per natura, che nasconde le insicurezze dietro un velo di apparente arroganza e distacco. Mentre ad alcuni Gonzalo si mostra poco disponibile e quasi arido, chi lo ha vissuto giorno dopo giorno a Napoli ha conosciuto un ragazzo diverso: generoso, pronto ad aiutare e sempre rispettoso, ma permaloso. Guai a toccargli il cappello: «Diventava nervoso, non amava scherzare cosi», spiegano gli amici del grande ex. Infatti nel look poco attento non mancava mai il berretto, anche di sera sui capelli spettinati. La barba spesso incolta, nessun tatuaggio e abbigliamento casual; forse troppo casual, tanto che indossava la prima cosa che gli capitava davanti. Lontano quindi dagli stereotipi dei calciatori super curati e sicuramente non il solito “belloccio”. Eppure Gonzalo aveva il suo seguito fra le donne: sarà il fascino del top player o la sua semplicità, ma sono tante le ragazze a cui ha spezzato il cuore.

«Gonza appare a volte superficiale, ma in realtà è un ragazzo profondo e perfino “pesante” in alcuni casi. È molto testardo, vuole sempre aver ragione. Odia essere osannato come campione. Fuori dal suo lavoro non vuole si parli di calcio, preferisce essere stimato anche per altro; ma non è tanto facile apprezzarlo se non lo conosci a fondo, visto gli atteggiamenti da ragazzino viziato che a volte assume, forse per proteggersi» racconta un suo amico napoletano. Poi continua narrando un episodio: «Una sera eravamo in un locale a Portici con altri ragazzi della squadra, dopo una partita giocata al San Paolo in cui Gonzalo fece una prestazione strepitosa. Noi eravamo nel privè, ma erano tante le donne che cercavano in tutti i modi di avvicinarlo.  Non dava mai molta confidenza. Quella volta una ragazza riuscì ad entrare nella sala privata e cominciò a scherzare con un suo compagno di squadra a proposito dell’alimentazione dei calciatori. A quel punto decise di inserirsi nel discorso, ma rispose in maniera talmente burbera alla ragazza che questa si allontanò piangendo». Insomma luci e ombre nella vita privata dell’ex azzurro. Ma una cosa è certa: dopo il suo addio, Napoli non lo guarderà mai più con quell’amore che morbosamente esplodeva alla sola pronuncia del suo nome.

--
Gli auguri dei napoletani dopo il tradimento - con Andrea Ruberto

Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Aprile 2017, 09:58

© RIPRODUZIONE RISERVATA