Gli 80 anni di Dino Zoff: «Irripetibile il mio Mundial. Ma il Var è l'antitesi del calcio»

Gli 80 anni di SuperDino Zoff: «Irripetibile il mio Mundial. Ma il Var è l'antitesi del calcio»

di Marco Zorzo

Dino Zoff lunedì spegnerà 80 candeline. Un Mostro Sacro del nostro calcio. Unico calciatore, tra l’altro, ad aver vinto Europeo (1968) e poi quel Mundial (1982) che tutti noi abbiamo ancora nel cuore.


Zoff, come va?
«Bene, grazie».


Fra tre giorni saranno 80...
«Eh, una bella cifra... Li festeggerò a casa, con mia moglie Annamaria e mio figlio Marco. Una cosetta tranquilla. Per la festa vera e propria aspetteremo la primavera. Meglio che questa pandemia sia alle spalle. Di momenti difficili ne abbiano passati anche troppi».


Chi è il nuovo Zoff in serie A?
«Beh, guardi quel Meret del Napoli ha delle ottime qualità. Mi piace pure Cragno del Cagliari».


E Donnarumma?
«So dove vuole andare a parare. L’ho già detto altre volte: io sarei rimasto al Milan, non è affatto una squadretta. Tra l’altro, è primo in classifica. Ma ognuno fa le proprie scelte e lui è andato a Parigi. Comunque Pioli non può lamentarsi: Maignan non sta facendo rimpiangere Gigio».


Riavvolgiamo il nastro per un attimo: il suo momento indimenticabile da portierone...
«Beh, facile. Il Mondial vinto 40 anni fa. La carica che ci diede il presidente Pertini, la Coppa alzata (con le sue mani in un famoso francobollo celebrativo, ndr). Un’estate indimenticabile, unica, l’Italia campione del mondo e io capitano».


Torniamo al presente, come vede la lotta scudetto?
«Credo che sia ancora l’Inter la favorita per il titolo.

Ma attenzione a Napoli e al Milan, ovviamente. Sarà una bella lotta». 


E con la Juventus come la mettiamo?
«La squadra di Allegri mi pare troppo attardata, anche se con Vlahovic lì davanti ha nuova linfa vitale. L’obiettivo, ora come ora, mi sembra che non possa aspirare oltre il quarto posto».


E le romane?
«Sia Sarri che Mourinho sono un po’ troppo lontani dal vertice, ma possono gettare le basi per riportare in alto sia la Roma che la Lazio».


Cosa ne pensa Zoff del Var che ha cambiato il calcio?
«È indecifrabile. Soprattutto quando tolgono il gol per un centimetro in offside, oppure danno rigori alquanto discutibili. Insomma, mi sembra l’antitesi del calcio. L’unica cosa giusta adottata è la gol-technology. Per il resto, credo sia tutto rivedibile. Per certi versi toglie pure il divertimento e quel pathos che solo il calcio riesce a dare».


Regole da cambiare, allora?
«Sicuramente da rivedere. Come l’uso dei troppi cartellini facili. Ecco, vorrei che tutto questo fosse rimesso in discussione».


Eccoci all’Italia di Mancini: gli azzurri andranno al Mondiale?
«Sono fiducioso. Ce la faremo, anche se era più salutare evitare gli spareggi».


La Fifa sta pensando al Mondiale ogni due anni...
«Per come la vedo io è una grande cavolata».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Febbraio 2022, 08:10

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