Il ct Mancini: «Il rinvio degli Europei al 2021 ci darà un'italia più matura e più forte»

Il ct Mancini: «Il rinvio degli Europei al 2021 ci darà un'italia più matura e più forte»

di Marco Lobasso
«Come ct della Nazionale spererei che il campionato finisse qui, ma se ci sono i presupposti è giusto che la serie A riparta», sono le parole di Roberto Mancini, intervenuto allo show in diretta web, organizzato da Paolo Belli sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Al commissario tecnico azzurro preoccupa il calendario folle che si sta per delineare nel calcio italiano: «Si giocherà tantissimo, e non solo fino ad agosto, ma anche da settembre fino agli Europei 2021. Sarà un anno e mezzo durissimo, non ci fermeremo mai». Per l’Italia meglio o peggio? «La squadra era in forma, venivamo da una stagione ottima; ero molto fiducioso, se avessimo giocato avremmo potuto fare davvero bene, con chance importanti. Però, tra un anno i nostri migliori giovani saranno più forti e più maturi, non è un dettaglio da sottovalutare».
Mancini, che ha preso parte, insieme al regista tv Duccio Forzano e al direttore di Leggo Davide Desario, al programma “Belli in casa” ideato dal cantante modenese, ha poi raccontato la sua quarantena. «E’ stato difficile stare tanto tempo a casa, mi è pesato davvero molto. Per tenermi in forma non mi sono risparmiato con la cyclette, ma andare in bici è un’altra cosa, io amo la libertà».
Sono i giorni del ventennale dello scudetto della Lazio e del decennale del Triplete dell’Inter, due squadre a cui Mancini ha dato tanto, come giocatore in biancoceleste, come tecnico in nerazzurro. «Ho bellissimi ricordi in entrambi i club, però posso assicurare che da calciatore è tutto molto più bello e divertente, non ci sono paragoni».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Maggio 2020, 08:34

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