"Aboliamo il calciomercato di gennaio": rivoluzione Infantino, 11 punti per rivoluzionare il calcio

"Aboliamo il calciomercato di gennaio": rivoluzione Infantino, 11 punti per rivoluzionare il calcio
Il presidente della Fifa Gianni Infantino vuole rivoluzionare il calciomercato, cancellando la 'finestra' invernale e mettendo un limite alle commissioni per agenti e intermediari oltre al tetto salariale per i calciatori. Lo ha spiegato lui stesso al quotidiano sportivo francese L'Equipe precisando che il suo piano prevede «undici punti indispensabili» che devono essere analizzati «affinché venga garantita l'integrità del mondo del calcio e ci siano maggiore trasparenza e più equilibrio competitivo».

Uno degli aspetti che preoccupa maggiormente Infantino è quello delle commissioni sempre più ricche percepite da agenti, procuratori e mediatori vari: «Dovrebbero essere meglio regolamentate - dice il presidente della Fifa - per evitare la corruzione, le tangenti e il 'lavaggio' di denaro.
«Credo che il lievitare delle commissioni pagate agli agenti - spiega in un'intervista anche alla Espn - stia prendendo una direzione preoccupante. E devo anche dire che tanti procuratori sono d'accordo con me, e vorrebbero una maggiore supervisione di questo fenomeno. È una questione di 'ecosistema' del calcio, ora non ci sono regole certe e stabilite».

Secondo Infantino il calciomercato nell'anno solare 2017 ha prodotto un movimento complessivo di 5,1 miliardi di euro, e di questa cifra 400 milioni sono finiti in tasca ad intermediari.
«Bisogna stabilire un limite - dice il dirigente numero uno del calcio mondiale -, così come alle quantità di denaro pagate per prendere un giocatore».
Al presidente della Fifa, secondo il quale sono
«una pazzia» le cifre pagate dal Psg per Neymar (222 milioni) e Mbappé (135+45 di bonus), non piace la finestra di mercato invernale, e infatti vuole fare in modo che venga abolita.

Inoltre ha in programma di mettere un limite anche al numero di calciatori sui quali un club può detenere i diritti e alle cessioni in prestito. L'esempio che viene fatto è quello di una società italiana, l'Udinese, che controlla 103 giocatori molti dei quali sparsi in vari campionati.
«Le cessioni vanno regolamentate - dice Infantino -, con una normativa specifica per i più giovani».

Per evitare squilibri e garantire maggiore competitività, il presidente porrà all'attenzione del prossimo comitato esecutivo della Fifa (28 febbraio a Zurigo) anche il tema del tetto salariale, da 'calibrare' in base agli incassi delle varie squadre. L'intenzione è quella di trovare un modo per evitare
«alcuni ostacoli giuridici e l'opposizione dei grandi club contro queste misure» del dossier Infantino che sogna di farle entrare in vigore fin dalla prossima stagione calcistica.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Febbraio 2018, 16:45

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