Cagliari-Lazio 2-2, Immobile: tacco antitruffa

Cagliari-Lazio 2-2, Immobile: tacco antitruffa

di Enrico Sarzanini
ROMA – San Ciro salva la Lazio ma il 2-2 raggiunto in extremis ha comunque il sapore della beffa. La Lazio torna da Cagliari con un pareggio prezioso perché raggiunto nei secondi finali ma beffardo per quello che si è visto in campo. Ai biancocelesti manca un clamoroso rigore per un netto fallo in area su Immobile non visto da Guida ma nemmeno dal Var che invece nella ripresa ha concesso il penalty ai rossoblù, passati momentaneamente in vantaggio. A nulla sono valse le proteste dei giocatori della Lazio costate il giallo a Immobile, resta l’amarezza per l’ennesimo episodio a sfavore sul quale Inzaghi allarga le braccia: «Sul Var mi sono espresso tempo fa. Per l’ennesima volta siamo stati danneggiati perché è stato utilizzato male. La prestazione c’è stata, ma così si fa dura. Probabilmente la partita si sarebbe indirizzata in un altro modo». Vorrebbe parlare della gara ma il tecnico non riesce a ripensare agli altri episodi a sfavore della Lazio: «È sotto gli occhi di tutti che siamo stati penalizzati. Con la Juve non ci è stato dato un rigore netto e non ci siamo lamentati. Il rigore del Cagliari c’è, ma hanno fermato il gioco per concederlo. Sono una serie di episodi che fanno pensare male. Guida mi ha detto che secondo lui il nostro penalty non c’era. Non so cosa gli abbia detto il signor Gavillucci». 

Ora testa all’obiettivo Champions ancora alla portata: «Andiamo avanti continuando questo percorso di sacrifici che abbiamo intrapreso. Il nostro rendimento è calato rispetto a quattro mesi fa, ma mi piacerebbe dover parlare solamente di calcio dopo ogni partita e invece con i ragazzi è diventato difficile farlo ed io non riesco più a dare loro spiegazioni».

Nonostante il gol capolavoro che ha regalato il 2-2, Immobile è furioso: «Non capisco perché quando i rigori sono a favore della Lazio gli arbitri non vanno mai a rivedere gli episodi. Quello su di me era il rigore più netto che abbia subito da quando gioco a calcio». Arrabbiato anche Parolo: «Con noi non vogliono vedere il Var perché i rigori sono così clamorosi che poi devono darceli. Quest’anno evidentemente per noi il Var è spento». Sui social monta la rabbia dei tifosi, c’è chi è addirittura pronto a protestare sotto la sede della Federcalcio di Via Allegri.

La lista nera
Prima di Lazio-Cagliari biancocelesti danneggiati in altre cinque gare.
Lazio-Fiorentina 1-1 (26 novembre, arbitro Massa, Var Fabbri): manca un rigore per l’intervento di Veretout su Parolo, mentre al 91’ l’arbitro consulta il Var per assegnarne uno dubbio ai viola.
Samp-Lazio 1-2 (3 dicembre, arbitro Mazzoleni, Var Giacomelli): sull’1-1 penalty non concesso per un tocco di mano di Bereszinsky in area non visto.
Lazio-Torino 1-3 (11 dicembre, arbitro Giacomelli, Var Di Bello): l’acme dei danni. Prima non viene visto né rivisto il mani in area di Iago Falque; poi viene usato il Var per espellere Immobile per una testata non data a Burdisso (provocatore e solo ammonito).
Milan-Lazio 2-1 (28 gennaio, arbitro Irrati, Var Rocchi): nessuno vede il gol di mano di Cutrone.
Lazio-Juventus 0-1 (3 marzo, arbitro Banti, Var Irrati): sullo 0-0 rigore non concesso per fallo in area di Benatia su Leiva.

Ultimo aggiornamento: Domenica 11 Marzo 2018, 23:55

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