Aldo Serena: "Italia ripartirai, ma il calcio dovrà cambiare"

Parla Aldo Serena: "Italia ripartirai, ma il calcio dovrà cambiare"

di Marco Zorzo
Vivere in isolamento da quasi un mese. Questa è la nuova vita di Aldo Serana, a Montebelluna, con sua moglie. L’ex attaccante, ora opinionista e voce Mediaset, ammette: «Sembra di vivere in un incubo. Una sorta di film horror, tremendamente vero». La Lega Calcio di A ha raggiunto un accordo per il taglio del 10% degli stipendi, ma l’Aic sembra già scesa sul sentiero di guerra.

Serena come la vede?
«Credo che non sia sufficiente un taglio degli stipendi. Tutto il sistema calcio deve essere rivisto. Inevitabilmente. Insomma, bisognerà ripartire con un’altra prospettiva di vita e di salario anche per i calciatori più importanti».

Stagione comunque da portare a termine?
«Beh, in questo momento credo sia più importante la salute di tutti. Il calcio, credo dovrà essere rifondato, per certi versi. Stiamo parlando di un virus che ha praticamente sconvolto quassi tutto il pianeta». 

E Serena come se la sta passando in provincia di Treviso?
«Faccio, in pratica, il recluso da oltre tre settimane. Sono uscito un paio di volte a fare la spesa. Mia moglie altrettanto. La vita di tutti noi è cambiata in modo radicale».

Tutto più difficile, come essere obbligati a restare a casa...
«Sì, però ho l’impressione che non tutti stanno seguendo alla regola queste direttive. Troppa gente ancora in giro. Bisogna darsi tutti una bella regolata».

Scudetto da assegnare, comunque?
«Sì, ma non è il problema principale, ripeto. La Juve resta favorita, anche se la Lazio è quella che ha fatto vedere il calcio migliore, con l’Atalanta».

Anno bisesto, anno maldestro. Vero?
«Un 2020 da incubo. Ce lo ricorderemo per un bel pezzo. E speriamo finisca presto».
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Aprile 2020, 08:44

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