Stefano Accorsi e i classici: all'Elfo Puccini
in scena il 'Decamerone'

Stefano Accorsi e i classici: all'Elfo Puccini ​in scena il 'Decamerone'

di Olga Battaglia


Rivisitare i classici perché ci aiutino a capire qualcosa di più del nostro tempo e di noi stessi. Dopo il doppio Ariosto (“Furioso Orlando” e “Giocando con Orlando”), si rafforza il sodalizio artistico tra Stefano Accorsi e Marco Baliani che questa volta si buttano al Teatro dell'Elfo Puccini sul “Decamerone” di Boccaccio (da oggi fino al 17 gennaio) facendone rivivere alcune novelle.





E se nell'originale si narrava di un gruppo di giovani che per fuggire dalla peste si rifugiava al siocuro in una casa fuori Firenze ingannando la noia dell'esilio raccontandosi storie, qui la peste a cui si fa riferimento è di altra natura: è il morbo che sta uccidendo la nostra cultura e il nostro vivere civile seppellendoli tra le macerie della corruzione e di un potere sempre più ottuso. «Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l'impudicizia e l'impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare – dice Baliani - In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio, attraverso le nostre voci di teatranti». Questo il presupposto.



Il risultato è uno spettacolo che gioca con lo sberleffo, la battuta e l'affondo comico costruito su misura per la star Accorsi che, dopo successi e polemiche della serie “1992” su Tangentopoli, torna in scena con la voglia di mettersi ancora una volta alla prova nel contatto diretto con il pubblico.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Gennaio 2016, 09:51
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